Investire all’estero, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, costituisce un’opportunità preziosa per le aziende italiane, ma la diversità culturale e la scarsa conoscenza delle realtà locali tendono comprensibilmente a scoraggiare gli imprenditori. Oggi, tuttavia, è possibile fare affidamento su intermediari capaci di accorciare le distanze con questo tipo di Paesi, fornendo tutte le garanzie necessarie per lo sviluppo di rapporti profittevoli. Tlf Associati, per esempio, in collaborazione con lo studio legale Schiavitto dell’avvocato Nicola Schiavitto svolge questo tipo di lavoro con l’Uganda. “Lavoriamo in collaborazione con l’ambasciata ugandese in Italia per proporre ad imprenditori italiani investimenti in un paese che ha grandi potenzialità di crescita” spiega Carlo Forte, dottore commercialista e revisore dei conti, socio fondatore dello studio che svolge attività di consulenza in campo legale e fiscale.
Tra le principali iniziative organizzate in questo senso ci sono i viaggi a Kampala, realizzati per mettere in contatto potenziali investitori italiani con le autorità locali e per mostrare loro l’effettiva realtà del Paese. L’Uganda, infatti, è la terza più grande economia dell’Africa orientale, subito dopo il Kenya e la Tanzania, e grazie alla propria posizione geografica risulta un territorio interessante sia per il commercio regionale che per gli investimenti. Dalla fine degli anni ’80, inoltre, il governo ha attuato una serie di politiche di liberalizzazione, che hanno portato a una stabilità macroeconomica e hanno dato il via ad un lungo periodo di forte crescita.
“Siamo già stati a Kampala varie volte, a dicembre torneremo di nuovo per prendere contatto con banche e imprese che operano là già da anni” aggiunge Forte, sottolineando come L’Uganda, come tutti i paesi in via di sviluppo, abbia “bisogno di realizzare infrastrutture e strutture ricettive, anche per far fronte ad un crescente turismo imprenditoriale. Tutto ciò, chiaramente, rappresenta un’importante opportunità per le imprese italiane, che hanno la possibilità di entrare in contatto con le realtà locali attraverso l’ambasciata, che di fatto funge da garante”. Si superano così le potenziali criticità che potrebbero scoraggiare l’impegno in un paese tanto lontano, che pure desidera accogliere investimenti esteri. L’Uganda, infatti, nel settore dei servizi consente anche la proprietà straniera al 100% del patrimonio netto in una serie di attività, come banche, assicurazioni, telecomunicazioni, turismo, edilizia, produzione e distribuzione di energia e servizi professionali.
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