L’Alta Velocità potrebbe anche fare “tappa” nella stazione Medio Etruria, per facilitare i collegamenti di due regioni, come l’Umbria e la parte orientale della Toscana. Favorirebbe anche insediamenti produttivi importanti con un innalzamento del Pil, lo dicono degli studi autorevoli, del dieci per cento del territorio interessato, che poi è quello di Arezzo, Siena, Perugia e Terni. A spingere verso questa soluzione sono due presidenti di Camere di Commercio, quella dell’Umbria e l’altra di Arezzo – Siena. Nell’incontro tra i due rappresentanti degli organi camerali, ha aperto la conferenza stampa il presidente Guasconi che ha subito voluto passare la parola al presidente Mencaroni il quale ha ricordato un recente studio condotto dall’Università di Napoli, che dimostra come la creazione di una stazione dell’alta velocità porti notevoli benefici e incrementi del PIL e dell’occupazione anche del 10% nel territorio interessato; benefici che vanno a decrescere man a mano che ci si allontana dalla stazione ma che comunque restano significativi (3%-4%) ancora ad un’ora d’auto.
“La stazione MedioEtruria porterebbe sicuramente incrementi e facilitazioni sia per insediamenti produttivi e residenziali, sia per quel che riguarda il turismo nelle due regioni. Noi vorremmo quindi – ha proseguito Mencaroni – che i due presidenti regionali predisponessero nei tempi più brevi un documento congiunto per sollecitare il nuovo governo a valutare la progettualità di questa stazione.”
Nel corso della conferenza stampa i due presidenti hanno tenuto a precisare come “parlare di dove collocare la stazione in questo momento rappresenterebbe solo un ostacolo alla sua effettiva realizzazione. La scelta è di competenza dei tecnici e degli amministratori delle Ferrovie dello Stato che sceglieranno in basa a criteri di massima efficienza e redditività.”
“Come Camera di Commercio dell’Umbria chiediamo al governo regionale un piano dei trasporti e della viabilità che colleghi l’Umbria alla futura stazione AV MedioEtruria. Purtroppo – ha proseguito il presidente Mencaroni – al momento nei programmi elettorali di nessun partito è presente il tema dei trasporti, il che è un segnale piuttosto preoccupante.
Ha ripreso poi la parola Massimo Guasconi, Presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena, che ha salutato il collega umbro ribadendo come “con questo documento, condiviso da tutte le categorie economiche delle quattro province abbiamo voluto evidenziare la strategicità e l’urgenza di realizzare una stazione dell’Alta Velocità in questa macro area.”
Si tratta di un’opera coerente con l’impostazione strutturale dell’alta velocità/alta capacità italiana – ha sottolineato Guasconi – visto che se nella linea AV tra Milano e Bologna, che distano poco più di 200 chilometri, è operativa la stazione “Mediopadana” è altrettanto logico e necessario collocare una stazione intermedia tra Firenze e Roma che distano tra di loro quasi 250 chilometri. Una stazione la cui realizzazione avrebbe peraltro costi relativamente contenuti: si stima infatti, nelle ipotesi più dispendiose, una spesa inferiore ai 50 milioni di euro, che equivale al costo medio della realizzazione di un unico chilometro di autostrada in Italia.”