L’aggressione al personale del Pronto soccorso di Civitanova Marche ripropone il tema della sicurezza del personale sanitario. E allarma la Segreteria regionale Cisl Fp Marche. Che esprime solidarietà ai professionisti colpiti, ricordando che quello di Civitanova Marche è l’ultimo di una serie preoccupante di vili aggressioni. Che mostra come alcuni ambiti della sanità pubblica siano ormai diventati luoghi di lavoro pericolosi per chi vi opera. Per questo “meriterebbero l’eccezionale attenzione da parte del legislatore nazionale e regionale ma anche delle Direzioni Aziendali che sono tenute a rendere sicuri i posti di lavoro”.
Preoccupa la Cisl Fp “una certa assuefazione da parte dell’opinione pubblica ad episodi come quello dell’altra sera all’ospedale di Civitanova Marche che ha visto vittime due operatori sanitari ed un addetto alla vigilanza del Pronto Soccorso”. Per la CISL FP sono accadimenti di una gravità estrema ed è altrettanto inaccettabile che l’area dell’emergenza degli ospedali sia diventata “zona franca” dove tutti possono accedere senza controlli e presidi di sicurezza dovuti.
La Segreteria Cisl Fp Marche evidenzia “come il degrado e l’inciviltà siano in preoccupante aumento, come la rabbia e la violenza scatenati ed indotti anche da uso di alcool e droghe”. Ma sottolinea anche come i continui tagli alle risorse economiche di cui la sanità marchigiana è stata vittima, unitamente a quelli sul comparto sicurezza, abbiano lasciato medici, infermieri, OSS soprattutto dei Pronto Soccorsi senza le sufficienti garanzie di poter operare nella piena sicurezza e incolumità personale
La Cisl Fp Marche auspica che un segnale concreto anche se non minimamente risarcitorio, di vicinanza e di attenzione agli infermieri dei Pronto Soccorso marchigiani arrivi dall’assessore regionale alla Sanità. Il Governo, infatti, già con la Legge 234/2021, ha stanziato fondi specifici per un’indennità agli operatori sanitari del Pronto Soccorso riconoscendone il disagio. Alle Marche sono stati assegnati circa €euro1.280.000,00. Vero che la norma di legge prevede che tali fondi debbano essere inseriti in qualità di indennità specifica per il personale operante presso i Pronto Soccorsi, all’interno del nuovo CCNL 2019-21 di cui è stata sottoscritta l’ipotesi ma solo per una parte. Per riconoscere la restante parte sarà necessario un accordo regionale.
“Sarebbe importate – scrive il sindacato – che in attesa della sottoscrizione definitiva, si aprisse fin da subito il confronto con l’assessore per definire l’accordo che permetterebbe già al momento dell’entrata in vigore del nuovo contratto, il pagamento totale dell’indennità e non solo l’anticipo”.
La Cisl tornare a chiedere alla Direzione di Area Vasta n.3, nella consapevolezza che tali episodi potrebbero ripetersi, di “adoperarsi con ogni mezzo possibile per ottenere un presidio fisso di polizia all’interno dei Pronto Soccorso”. Si chiede alla dott.ssa Corsi anche di convocare un incontro con le organizzazioni sindacali territoriali alla presenza del Responsabile della Prevenzione e Sicurezza aziendale per un confronto sui percorsi e protocolli esistenti ( se esistono) finalizzati a prevenire che infermieri ed OSS del Pronto Soccorso si trovino da soli a dover fronteggiare utenti esagitati e violenti.
(foto generica di archivio)