Ceramica Emilia Centrale: cig per le piccole aziende, torna Argillà a Faenza

Ceramica artistica

Il segretario generala della Femca Cisl Emilia Centrale Massimo Muratori dice alla Gazzetta di Modena: “Siamo molto preoccupati per la tenuta occupazionale nel distretto ceramico”. La situazione si aggrava di ora in ora, a causa dell’aumento dei costi energetici, in un settore che deve tenere accesi e funzionanti forni a mille gradi tutto il giorno, sette giorni su sette.

C’erano 30 stabilimenti fermi e 4 mila i lavoratori in cassa integrazione a marzo. Con il ritorno alle ferie, alcuni stabilimenti del distretto stanno riaprendo e altri no. Qualcuno ha cominciato a chiedere la cassa ordinaria per i dipendenti, totale o parziale.

Il gruppo MoMa Ceramiche di Finale Emilia (340 dipendenti, 108 milioni di fatturato consolidato), che ha anche due stabilimenti tra Fiorano e Sassuolo, ha annunciato che le ferie proseguiranno altre quattro settimane, con cassa integrazione anticipata dall’azienda fino al prossimo 25 settembre. Già da Natale al 1° febbraio l’azienda aveva sospeso i lavori, mandando i dipendenti in ferie o in cig. Notizie simili arrivano da Cotto Petrus di Casalgrande, Sichenia e Ceramiche Piemme di Fiorano. Secondo le notizie che arrivano ai sindacati, prima o poi toccherà anche ai gruppi più grandi, magari per poco tempo o solo per alcune linee produttive.

“Abbiamo già ricevuto diverse richieste di attivazione della cig, chi per qualche settimana, chi per due mesi – conferma Muratori – Di fronte all’enorme aumento dei prezzi energetici, che farebbe lavorare le aziende in perdita, si preferisce bloccare la produzione. Il problema riguarda soprattutto le imprese più piccole e quelle che non hanno contratti di fornitura energetica a prezzo fisso. Il fatto è che le nostre aziende rischiano di perdere quote di mercato, perché i clienti stranieri non possono attendere e i nostri concorrenti si giovano di prezzi inferiori. Purtroppo la situazione è aggravata dall’assenza di un tetto europeo per il costo del gas e dalla mancanza di una guida politica per l’Italia, in piena campagna elettorale per un altro mese”, conclude il segretario dei ceramisti Cisl di Modena e Reggio.

Una buona notizia per il mondo della ceramica arriva dal ritorno, dopo due anni, della settima edizione di Argillà Italia. È il Festival internazionale della ceramica e mostra mercato di Faenza, in programma dal 2 al 4 settembre, con appuntamenti del circuito ‘off’ da oggi. Si sviluppa su 250 stand tra ceramisti e partner tecnici, nel centro storico di Faenza. Ci sono presenze di standisti da tutta Europa, oltre che da Corea, Honduras e Argentina. Il paese ospite è l’Irlanda, cui sarà dedicata la mostra principali degli eventi collaterali ufficiali. Il progetto speciale si intitola ‘Land/Marks’, è curato da Elaine Riordan e Tina Byrne e organizzato in collaborazione con Ceramic Ireland e Irish Craft and Design Council. I protagonisti sono 41, che raccontano l’arte della ceramica irlandese contemporanea.

Più di dieci le mostre ufficiali della rassegna che saranno allestite tra il Mic-Museo Internazionale della ceramica in Faenza, il Teatro Masini, la Pinacoteca Comunale e la galleria della Molinella e altri spazi pubblici. Non mancheranno il Mondial Tornianti (campionato mondiale di tornio), le cotture ceramiche in forni all’aperto, dimostrazioni, laboratori e attività per bambini. Saranno presenti molte delegazioni internazionali.

Nel programma sono inclusi oltre 30 eventi collaterali, mostre, iniziative e progetti sulla ceramica, organizzati dalle botteghe e dagli studi d’arte di Faenza che apriranno i cortili privati e palazzi del centro storico.

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