Siccità, a rischio un terzo della produzione olearia

olive

Un terzo della produzione olearia nelle regioni vocate del sud Italia (Puglia, Campania, Calabria, Sicilia) sarà perso rispetto all’anno passato a causa di caldo e siccità. E’ la stima fatta da Cia-Agricoltori Italiani.

Perché, come spiega l’associazione, malgrado l’olivo sia molto resistente alla siccità, l’acqua mantiene un ruolo fondamentale in determinate fasi del ciclo vitale della pianta. E il caldo anomalo nel periodo di fioritura a maggio e il deficit idrico nella fase di accrescimento a luglio porteranno a un’annata molto sfavorevole per la produzione di olive. Anche perché, in queste condizioni, anche le olive che riescono ad accresce presentano una polpa disidratata, che riduce la formazione di olio.

Problemi a cui si aggiunge quello della mosca olearia, che potrebbe danneggiare ulteriormente le produzioni in autunno.

Una situazione di fronte alla quale la Cia torna a invocare infrastrutture idriche moderna per arginare i rischi di siccità, oltre a una migliore gestione del suolo, con tecniche che riescano a limitare le perdite d’acqua.

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