Una sanatoria tombale per le “cartelle pazze” che stanno emettendo i Consorzi di bonifica pugliesi commissariati. A chiederlo è la CIA Agricoltori Italiani Puglia, dopo che, nei giorni scorsi, è stato adottato il piano di riparto per l’emissione dei ruoli di contribuenza per gli anni 2019 2020 e 2021. I Consorzi, dunque, si preparano a emettere nuove cartelle. Dopo che, in questi giorni, stanno arrivando i solleciti degli avvisi relativi all’anno 2018 e alle precedenti annualità.
CIA Puglia chiede una riforma e una complessiva riorganizzazione dei Consorzi di bonifica: “Occorre che tornino a funzionare e a dare servizi veri agli agricoltori. Prima che questo avvenga, chi gestisce quelle strutture in mondo totalmente avulso dai problemi dell’agricoltura deve capire che gli imprenditori agricoli non ne possono più”.
“La Puglia – si legge ancora nella nota dell’organizzazione datoriale agricoltori – sta pagando un prezzo altissimo per la situazione assurda in cui versano i Consorzi di Bonifica. Ci sono questioni di fondamentale importanza, come la difesa e la manutenzione del territorio e il problema enorme della siccità, su cui i nostri territori sono costretti a subire le conseguenze di ritardi e inoperatività”.
E dalla risoluzione del problema idrico-irriguo dipende la sopravvivenza stessa del comparto agricolo in Puglia. Tra l’altro alle prese con la siccità. Questioni poste nel documento di mobilitazione su cui CIA Agricoltori Italiani Puglia si è confrontata con prefetti, presidenti di provincia, ANCI, Consiglio e Giunta regionali, parlamentari. “Migliaia di aziende agricole – è l’allarme delle associazioni – rischiano di chiudere ora o tra qualche mese soffocate dai debiti”.