Copagri: l’agricoltura non può aspettare i tempi della politica

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Nell’Italia che rischia di fermarsi per la campagna elettorale, di fronte a un’estate che tra caro-energia e siccità sta mettendo in ginocchio il settore, l’agricoltura non può aspettare i tempi della politica.

lo ha sottolineato il vicepresidente della Copagri Tommaso Battista, ricevuto a Palazzo Chigi, insieme al direttore generale della Confederazione Maria Cristina Solfizi, nell’ambito dei confronti in corso tra il Governo e le parti sociali.

“L’agricoltura non può aspettare i tempi della politica”

 “La nuova fase di instabilità politica che il Paese si appresta ad affrontare, che auspichiamo possa concludersi quanto prima – evidenzia Battista – non deve far passare in secondo piano la necessità di portare avanti il lavoro per sostenere concretamente il settore primario, che continua a essere stretto nella morsa tra i rincari record dei costi di produzione e delle tariffe energetiche, cui si sommano gli effetti dell’ondata di siccità senza precedenti e le ripercussioni del conflitto russo-ucraino”. E l’agricoltura “è un settore legato alla ciclicità delle stagioni, un comparto che per la sua natura intrinseca non può permettersi il lusso di aspettare i tempi della politica”. A maggior ragione in una fase complessa quale quella attuale.

Le proposte Copagri al premier Draghi

Battista ha illustrato le proposte, indirizzate al premier Mario Draghi, elaborate dalla Copagri per il sostegno e il rilancio del settore primario. “Le priorità – ha suggerito, ricordando la situazione di grande sofferenza nella quale versano moltissimi produttori agricoli – devono essere quelle di sostenere la liquidità e favorire l’accesso al credito delle imprese, intervenendo sul taglio del cuneo fiscale al fine di dare ossigeno alle aziende; con il medesimo obiettivo bisogna continuare a lavorare per rendere strutturale il taglio delle accise sui carburanti ed eliminare definitivamente gli oneri di sistema, così da abbattere i costi di produzione”.

Manodopera e burocrazia

Il vicepresidente di Copagri teme, nonostante “il grande lavoro fatto dall’Esecutivo” i rischi legati ai molti i vincoli burocratici e amministrativi che, in molti casi da anni, frenano lo sviluppo del settore. Come in tema di manodopera, dove per Copragri serve accelerare con l’emanazione del decreto flussi, “lavorando per superare le troppe limitazioni che frenano l’assunzione di lavoratori stagionali”.

Agroenergie

Quanto alle agroenergie, Copragri ritiene fondamentale, per una vera e duratura transizione energetica del Paese, puntare con decisione sulla semplificazione, così da rendere pienamente operative tutte le risorse e le misure del PNRR. “Superando il vincolo dell’autoconsumo – ha evidenziato Battista – e continuando a lavorare per inserire le aziende agricole tra quelle considerate energivore”.

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