Supera i 2,1 milioni di ettari la superficie coltivata a biologico in Italia segnando il record storico di sempre, con l’Umbria che passa dai 47.369 ettari del 2020 ai 50.936 del 2021 (+7,5%). È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti regionale su dati Ismea, in occasione dell’incontro a Roma presso la sede della maggior associazione agricola italiana per la presentazione del Piano di Azione del biologico del ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
L’incidenza delle superfici biologiche e delle aziende agricole biologiche sul totale in Umbria, è rispettivamente del 15,2% e del 5,9%, mentre il numero degli operatori umbri del bio, sempre nel 2021, è di 1875 (+2,8% rispetto all’anno precedente).
In Italia – spiega Coldiretti – l’incidenza dei terreni a bio rispetto al totale è di ben il 17,4% quasi il doppio della media europea (circa 9%) e molto vicino agli obiettivi previsti dalla strategia Ue per il cibo “Farm to Fork”, che prevede di portare le superfici bio europee al 25% entro il 2030.
Un successo trainato dalla fiducia dei consumatori con 1 italiano su 5 che – secondo Coldiretti/Ixè – consuma regolarmente prodotti bio ed è disposto a pagare anche di più per acquistare un prodotto certificato bio, mentre il 13% dei consumatori è certo che, nel prossimo futuro, aumenterà la spesa per portare in tavola prodotti biologici. La spinta verso il biologico è sostenuta soprattutto da motivi salutistici, ma molto importanti nella scelta di acquisto, il territorio di origine e le garanzie della certificazione.
Per Coldiretti è chiara la necessità di costruire filiere biologiche interamente italiane e di riuscire a comunicare, anche nelle etichette del prodotto biologico, l’origine made in Italy della materia prima agricola, come peraltro previsto nella Legge 23 sull’agricoltura biologica, approvata quest’anno in Parlamento e della quale si è in attesa della piena applicazione.
Il biologico si inserisce a pieno titolo nel modello dell’agroalimentare made in Italy sostenuto da Coldiretti, già fortemente caratterizzato per l’attenzione alla qualità, alla salute dei consumatori e alla tutela dell’ambiente. Temi e obiettivi che, proprio nel biologico, trovano la loro piena definizione.
Le aziende biologiche – continua Coldiretti – rappresentano un pezzo importante del percorso di valorizzazione della nostra agricoltura e molte di queste sono presenti negli oltre mille mercati di Campagna Amica diffusi in tutto il territorio nazionale, producono in biologico molte delle eccellenze Dop e Igp del nostro Paese e rappresentano una vera e propria rete di sostenibilità.
Dobbiamo ridare centralità all’agricoltura anche nella filiera del biologico – conclude Coldiretti – perché il biologico rappresenta uno straordinario strumento per lo sviluppo delle nostre campagne e, insieme a tutte le iniziative messe in campo da Coldiretti, consente di avvicinare sempre di più i consumatori al mondo agricolo.