L’artigianato del nuorese si fa rete: al via una prima importante esperienza.

Sabato 11 giugno vedrà il primo tentativo cncreto di creare un vera rete a sostegno dell’artigianato artistico del nuorese, la Rete Artigiani di Barbagia, Ra.di.Ba. Scelto il museo Nivola di Orani, che ospiterà pure un incontro dal titolo “Le reti d’impresa come strumento di sviluppo locale”.
Regista dell’iniziativa la Confartigianato Imprese Nuoro-Ogliastra, l’incontro servirà a riflettere sulle opportunità offerte dalle reti d’impresa per la crescita dei territori e a raccontare il progetto Ra.di.Ba., finanziato dal Gal Barbagia, attraverso il quale l’artigianato artistico del nuorese si unisce per far crescere le imprese del territorio, pubblicizzare i propri prodotti e accedere a nuovi mercati.
L’introduzione dell’incontro è stata affidata al Segretario Provinciale di Confartigianato Nuoro-Ogliastra, Pietro Mazzette. Seguiranno gli interventi del Direttore del Museo Nivola, Luca Cheri, del Presidente di Confartigianato Nuoro-Ogliastra, Giuseppe Pireddu, del Presidente del Gal Barbagia, Paolo Puddu, della Dirigente del Servizio Sviluppo dei Territori dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, Giuseppina Cireddu, dell’Esperto di Reti d’Impresa di Confartigianato Nazionale, Andrea Scalia, del Segretario Generale della CCIAA di Nuoro, Giovanni Pirisi, e del Segretario regionale di Confartigianato Sardegna, Daniele Serra.
Durante l’iniziativa, verrà presentato il sito, in via di implementazione, https://reteartigianidibarbagia.it, e le esposizioni dei prodotti dell’artigianato tipico e tradizionale del nuorese che nei prossimi mesi estivi, verranno ospitate presso gli aeroporti di Olbia e Cagliari.
L’iniziativa della Rete degli Artigiani di Barbagia, è nata per “Costruire la rete degli artigiani del territorio”, realizzare un marchio di riconoscimento per i prodotti, identificare il territorio barbaricino e promuovere la visibilità dei prodotti artigiani e, attraverso una rete d’impresa, rafforzare la cooperazione fra le realtà artigiane, per valorizzare le produzioni locali e promuovere l’utilizzo delle materie prime del territorio.
Un settore, quello dell’artistico, fortemente legato al turismo, il cui valore aggiunto, in epoca pre covid, sfiorava i 100milioni di euro, per un giro d’affari export di oltre 30milioni.
Nei giorni passati, maschere tradizionali barbaricine, ricamo, lavorazione artistica del legno, della pietra, delle pelli e del ferro, calzature e pelletteria, oreficeria e metalli preziosi e oggetti per l’arredo, sono state oggetto di attenzione da parte di 30 buyer, interior designer e titolari di negozi di artigianato, strutture ricettive, imprese di incoming, escursioni e viaggi provenienti da tutta la Sardegna, che sono andati alla scoperta di aziende, laboratori e botteghe artigiane, prodotti a Ottana, Orgosolo, Mamoiada, Fonni, Oliena, Orani e Orotelli.
Queste le imprese partner del progetto: Animas de Sardinia di Gian Paolo Marras (Ottana, creazione di maschere tradizionali), Impresa artigiana Cadau Salvatore (Fonni, lavorazione del legno e della pietra), Satodà di Cadinu Sandro (Mamoiada, creazione di oggettistica in legno), Ilos Ricami di Giuseppina Carente (Oliena, lavorazione a stampa su differenti materiali), Corrias Franco (Oliena, lavorazione delle pelli, pelletteria artigianale e calzoleria), Formart di Luppu Gianfranca (Oliena, creazione infissi), Paddeu Giovanni (Mamoiada, lavorazione artistica del ferro), F.lli Pirisi (Fonni, lavorazione dell’oro e dei metalli preziosi), Ziranu Salvatore (Orani, lavorazione del ferro, creazione di oggetti in ferro battuto per l’arredo), Fenu Tonino (Oliena, lavorazione dell’oro e dei metalli preziosi) e Cooperativa Viseras (Mamoiada).

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