Enrico Barboglio è il nuovo direttore generale di Acigma, Associazione di Confindustria dei costruttori italiani delle macchine per l’industria grafica, cartotecnica, cartaria, di trasformazione e affini. Barboglio è laureato in ingegneria elettronica, segretario generale di Assoit, Associazione produttori soluzioni di stampa, digitalizzazione e gestione documentale dal 1991, presidente di 4IT Group, società di servizi e ricerche di mercato per imprese e associazioni che lavorano nel mercato Ict, graphic arts e direct marketing, dal 2016 Ceo di Stratego Group. Prende il posto di Andrea Briganti che, dopo otto anni, ha intrapreso una nuova carriera professionale.
“Si chiude un’esperienza ricca di soddisfazioni, per la quale sono grato ai soci e al Consiglio generale di Acimga – afferma Andrea Briganti – In questi anni abbiamo triplicato la base associativa e completato progetti rilevanti, partecipando alla costituzione della Federazione Carta e Grafica e avviando un percorso di strutturazione delle attività di comunicazione e, soprattutto, alla creazione della fiera di settore, Print4All: alla sua seconda edizione, svoltasi lo scorso 3-6 maggio a Fiera Milano, la manifestazione ha confermato il successo della prima, attestandosi quale appuntamento di riferimento per la community internazionale legata al settore”.
Barboglio si trova davanti la sfida di portare le imprese di settore oltre il 2022, anno segnato da ritardi nella catena degli approvvigionamenti, in particolare semiconduttori e quadri elettrici, e dai rincari delle materie prime, riportando il settore alla ripresa del 2021.
L’industria italiana delle macchine grafiche, cartotecniche e di trasformazione ha chiuso lo scorso anno con un fatturato di 2,7 miliardi di euro, in aumento del 15% rispetto al 2020. Le esportazioni hanno trainato la crescita, +16%, a fronte di una minore espansione, +13%, delle consegne domestiche, che superano di poco il miliardo di euro. In aumento anche le importazioni pari a 476 milioni (+9%), per un saldo commerciale in netto miglioramento, passato da +950 milioni del 2020 a +1.1 miliardi a fine 2021. L’industria italiana si conferma terza al mondo nel settore, con una quota di mercato a livello globale di circa il 10 per cento e la leadership nell’area Ue dove, con 592 milioni di euro (+18 per cento sul 2020) ha una quota del 37 per cento. Tra i mercati maggiormente in espansione, da segnalare quelli extra Ue, dove abbiamo avuto vendite per 264 milioni nel 2021, in aumento del 26 per cento sul 2020, nonostante in calo in Russia (-17 per cento) e Svizzera (-30 per cento); ottima prestazione in Centro e Sud America, con le esportazioni che hanno fatto segnare +64 per cento, per un valore di 96 milioni di euro dopo il crollo a 58 milioni nel 2020.
Hanno avuto un peso più forte sull’export i macchinari per converting (+18 per cento sul 2020), che pesano per quasi il 57 per cento del totale; aumento ancora più importante per le macchine per legatoria (+34 per cento), le macchine cartotecniche sono cresciute del 16 per cento e le macchine da stampa del 13 per cento.
“Ringrazio i soci e il Consiglio generale di Acimga per la nomina e per l’opportunità di dare continuità al lavoro svolto da Andrea Briganti, di cui il successo di Print4All è solo l’espressione più evidente – esordisce Enrico Barboglio, direttore generale di Acimga – Lo sviluppo della manifestazione sarà alla base del programma del prossimo triennio, unitamente al consolidamento delle relazioni interne all’associazione e con le altre associazioni di filiera per supportare lo sviluppo del mercato. Veniamo da un anno record per gli ordini, in aumento del 44% rispetto al 2020 e del 16% rispetto al 2019: considerato che i tempi medi di produzione delle macchine sono di 12 mesi, molti risultati saranno evidenti solo alla fine di quest’anno. Lo scenario internazionale rischia di incidere sui fatturati, ma Acimga in questi mesi ha operato per tutelare gli associati e il valore delle commesse stipulate con la clientela internazionale. Il settore comunque è solido, nel 2021 l’occupazione è cresciuta di quasi il 4%, gli investimenti, dopo la crisi del 2020, hanno registrato un balzo di circa il 14% e i prodotti italiani hanno migliorato il proprio posizionamento nella fascia di prezzo medio-alta, legata ai prodotti ad alto valore tecnologico. Ne primo trimestre del 2022 le nostre imprese hanno registrato ordini per circa 260 milioni di euro, in diminuzione del 3% rispetto allo stesso periodo del 2021, ma secondo i dati dell’Osservatorio Export di Acimga le esportazioni cresceranno entro i prossimi tre anni a quota 2 miliardi”.