Incontro ieri tra Federturismo, Sea Aeroporti di Milano, una delegazione delle principali compagnie aree Usa (Airlines for America) e le associazioni della filiera del turismo. Obiettivo: la ripartenza del settore dei viaggi, prospettive di mercato inbound e outbound tra il mercato italiano e quello americano.
Il comparto, nonostante la pandemia e la guerra, si avvia verso il recupero dei livelli del 2019. Si registra un aumento dei passeggeri nazionali e internazionali, 80.464.535 transitati negli scali italiani nel 2021, +52,5 per cento sul 2020, la ripresa di Milano Malpensa, secondo scalo più trafficato del Paese con 9.613.309 passeggeri.
I turisti americani stanno ricominciando a volare, il Nord America per Malpensa è il mercato intercontinentale più importante. In vista del ritorno di questi flussi, si è parlato di come sia necessario rafforzare, dopo due anni di chiusure, i collegamenti aerei tra Italia e Stati Uniti, far ripartire gli investimenti tra i due Paesi, non solo per il turismo.
“Gli aeroporti negli ultimi anni, prima della pandemia, hanno esercitato un ruolo chiave nel favorire la forte crescita dei flussi di traffico aereo e turistico grazie ad investimenti nelle infrastrutture e alle relazioni commerciali strette con molte compagnie aeree a livello mondiale – dichiara la presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli – Gli aeroporti sono sistemi fondamentali per lo sviluppo del territorio e per la sua promozione, che devono tornare ad essere punti nevralgici di attrattività anche incrementando gli accordi commerciali con i vettori per soddisfare la domanda dei passeggeri. Ringraziamo, quindi, l’Airlines for America per l’opportunità di quest’incontro che rappresenta un’ occasione per potenziare le collaborazioni e garantire sinergie cruciali per la ripresa dell’industria del trasporto aereo”.