Una delegazione di Confagricoltura Piacenza con il direttore Marco Casagrande e il vicedirettore Raffaello Rossi ha preso parte oggi al convegno organizzato da Confagricoltura a Cibus “Food security Europa, produttività e sostenibilità”. Pianificare la politica agricola del prossimo futuro significa garantire sicurezza alimentare e stabilità sociale: questo è il messaggio emerso dal confronto tra istituzioni italiane ed europee, analisti ed esperti del settore agroalimentare sul futuro del comparto e delle imprese alla luce del conflitto in corso.
Per il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti “la guerra ha fatto emergere in modo evidente questioni come l’autosufficienza alimentare, che non vuole dire autarchia, ma garantire cibo alle popolazioni e stabilità per le imprese dell’intera filiera”. Per Giansanti è arrivato il momento di capire che non c’è contrapposizione tra produttività e sostenibilità. “I problemi sono tanti e colpiscono direttamente le imprese; tuttavia, se vogliamo vincere la sfida, dobbiamo lavorare insieme, con tutta la filiera a monte e a valle del nostro settore, per vedere riconosciuti il valore delle produzioni agricole e il ruolo attivo nei processi di transizione energetica ed ecologica”.
“Per Sandra Gallina, direttore generale della DG SANTE della Commissione Ue, l’Europa è chiamata a impegnarsi senza perdere di vista la sostenibilità dell’intero sistema agricolo. Michele Liverini, presidente di Assalzoo, ha ricordato che “la zootecnia è tra i comparti che soffrono di più per l’attuale situazione geopolitica, con un aumento senza precedenti dei costi e un contesto internazionale che influenza i sistemi produttivi mettendo a dura prova gli allevamenti”.
“Oggi paghiamo la mancanza di una visione e una pianificazione energetica: dobbiamo prestare attenzione a non fare altrettanto in agricoltura” ha avvertito Marco Fortis, direttore e vicepresidente della Fondazione Edison”. Gli ha fatto eco Maria Chiara Zaganelli, direttore generale di Ismea, per la quale “ci sono molte più risorse a disposizione, anche con il PNRR, ma bisogna agire con politiche lungimiranti. Il settore primario oggi deve puntare su filiere più efficienti e sostenibili, con particolare attenzione a logistica, rinnovabili e tecnologia”. Con l’invasione dell’Ucraina, in alcuni Paesi del Nord Africa i prezzi dei cereali sono saliti dell’80% e le scorte si esauriranno nel giro di poche settimane. FMI, Banca mondiale, FAO e WTO hanno lanciato un appello alla comunità internazionale, per scongiurare una crisi alimentare globale.
Stefano Gatti, Inviato Speciale per la Sicurezza alimentare del Ministero degli Esteri, tiene a ricordare che l’Italia, in fatto di cibo e nutrizione, è protagonista e lo deve essere anche nel trovare soluzioni alla crisi in atto e in divenire. “La guerra porterà tensioni sociali soprattutto nell’area mediterranea, dove si affacciano i principali Paesi importatori di grano da Russia e Ucraina: l’Italia sta svolgendo un ruolo fondamentale in questa nuova dimensione della diplomazia in ambito agroalimentare”. Il gruppo piacentino, al termine della mattinata, ha fatto visita allo stand istituzionale di Confagricoltura dove sono in programma a ciclo continuo eventi, degustazioni e dibattiti.