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Aeroporto dell’Umbria: varato il piano industriale 2022-2024 Tesei: “Nel 2021 il bilancio ha chiuso in pareggio e 145 mila passeggeri hanno utilizzato lo scalo. Ora via con le nuove sfide”

di Alessandro Pignatelli
27/04/2022
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Aeroporto internazionale dell’Umbria, ieri è stato varato il piano industriale 2022-2024 durante l’assemblea. Soddisfazione è stata espressa dalla presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e dal presidente della Sase Stefano Panato.

“La scelta fatta di continuare ad avere un aeroporto in Umbria, sia a disposizione degli umbri sia per l’azione fondamentale di incoming – ha spiegato in conferenza stampa la presidente – è stata una precisa scelta di questo governo regionale, che rivendico con orgoglio e, oggi, con soddisfazione. Un aeroporto che abbiamo dunque salvato e risanato: nel 2021 il bilancio ha chiuso in pareggio e, nonostante 6 mesi di fermo covid, sono stati circa 145.000 i passeggeri che hanno utilizzato lo scalo. Proprio per il risanamento 2021 e per l’azione di rilancio dello scalo umbro, voglio fare i complimenti alla nuova governance e management di Sase, perché oggi abbiamo votato un piano industriale 2022-24 che, per l’annualità 2022, è già stato realizzato e vede 16 rotte (10 internazionali e 6 nazionali), tante mete nuove, un hub internazionale del calibro di Londra Heathrow – vera porta degli Usa e del Sud Est asiatico, servito con una delle compagnie più prestigiose del mondo, la British Airways – un obiettivo di 300.000 passeggeri, che sarebbe record di sempre, nonostante la guerra in Europa, e con il pareggio di bilancio. Sono risultati prospettici eccezionali per il 2022”.

“Ma Regione e Sase non si possono fermare qui. La Regione – ha proseguito la presidente della Regione Umbria – ha stanziato 12 milioni di euro in 3 anni come contributo alla vita dell’aeroporto, indispensabili allo sviluppo dello stesso. Ora non solo il piano industriale va realizzato anno per anno, ma va fatto crescere. La stessa Giunta regionale infatti chiede, attraverso me, di impartire ulteriori indirizzi strategici all’aeroporto. Dobbiamo, ad esempio, stabilire prima possibile un collegamento con la Germania – primo mercato turistico dell’Umbria ma anche il mercato più importante per le nostre imprese – e vorrei che questo collegamento fungesse anche da secondo hub internazionale”.

“Dobbiamo poi rinforzare la stagione invernale ottobre-marzo, altra mancanza storica del nostro aeroporto. Si deve inoltre ampliare il ruolo della seconda compagnia low cost che Sase ha meritoriamente inserito in aeroporto, Wizz air, per dare stabilità e qualità alla nostra offerta. Non è di secondo piano l’azione di marketing nelle capitali di destinazione per far conoscere sempre più l’Umbria. E dobbiamo categoricamente conseguire tutto questo con il pareggio di bilancio”.

“Mi preme concludere – ha chiosato la presidente – dicendo che tutto il grande lavoro che stiamo facendo su strade, ferrovie ed infrastrutture in genere, per le quali stiamo attraendo opere e fondi record del Pnrr, è un lavoro complesso i cui frutti si vedranno nel lungo periodo. Mentre l’aeroporto, così come l’alta velocità, è l’acceleratore a breve dei nostri collegamenti di cui abbiamo disperatamente bisogno. Ogni rotta in più è da subito vita ed economia per la nostra splendida Umbria”.

“Anche per quanto mi riguarda – ha dichiarato il presidente Sase, Stefano Panato – oggi è stata una giornata ricca di soddisfazioni. La legge regionale che ha stanziato i finanziamenti per i prossimi tre anni ci assicura la stabilità della programmazione fatta, mentre il piano industriale approvato è ambizioso e realizzabile, con il periodo pasquale che ci ha visto tornare ai numeri pre-covid”.

Tags: Aeroporto Internazionale dell’UmbriaCDELOCALRegione UmbriaSaseUmbria
Alessandro Pignatelli

Alessandro Pignatelli

Giornalista professionista e scrittore, amante della carta stampata come del mondo digitale. Ho lavorato per agenzie stampa e siti internet, imparando nel mio percorso professionale a essere tempestivo, preciso, ma anche ad approfondire con vere e proprie inchieste. Con i new media e i social, ho inserito nel mio curriculum anche concetti come SEO, keyword, motori di ricerca, posizionamento.

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