Settore agroalimentare: anche nel quarto trimestre del 2021 c’è stata una buona prestazione dal punto vista economico. Aumento del Pil nei confronti del trimestre precedente (+0,6 per cento), sia a livello tendenziale (+6,2 per cento), grazie alla crescita del valore aggiunto dell’industria (1,1 per cento) e dei servizi (0,4 per cento). Fattori legati alla domanda interna, con la crescita dei consumi finali nazionali (+0,2 per cento) e degli investimenti fissi lordi (+2,8 per cento). Questi dati emergono dal bollettino trimestrale del Crea, Creagritrend, con il centro di ricerca politiche e bioeconomia.
Rispetto allo stesso periodo del 2020, tra ottobre e dicembre del 2021, c’è stato un aumento dell’indice di produzione e di quello del fatturato: per l’industria alimentare +6,7 per cento (picco a novembre) e del 13 per cento (+18 per cento sui mercati esteri); per l’industria delle bevande di +16 per cento (picco +23,5 per cento a novembre) e +19 per cento nel complesso (+15 per cento sui mercati stranieri).
Le esportazioni agroalimentari nel quarto trimestre 2021 hanno superato i 13,75 miliardi di euro e, rispetto allo stesso periodo del 2020, sono cresciute del +11,2%, confermando l’ottimo andamento rilevato nel trimestre precedente, in particolare verso la Spagna, i Paesi Bassi, il Belgio e la Polonia. In aumento anche le importazioni (+24,5% rispetto allo stesso trimestre 2020 e del +14% rispetto al trimestre precedente), con la Francia come principale fornitore. I prodotti maggiormente esportati sono stati i vini, i derivati dei cereali e i prodotti lattiero-caseari. Sul fronte delle importazioni si segnala la crescita di oltre il 30% di cereali e “oli e grassi” e del comparto ittico (+21,6%) e di prodotti non alimentari (+87,5%).
Sentiment analysis 2021: sulla base dei dati raccolti su Twitter dal 13 dicembre 2021 e il 21 marzo 2022, emerge una lieve flessione (-1%) del clima di fiducia nei confronti del settore, probabilmente legata sia alla vasta diffusione della variante omicron in tutta Europa sia allo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina con ripercussioni immediate sulle economie di tutti i paesi. Emerge, in ogni caso, una prevalenza dei giudizi positivi e molto positivi (66%) rispetto ai negativi e molto negativi (32%).
Impatto covid nel biennio 2020-2021: l’impatto è stato eterogeneo, con poche oscillazione del valore aggiunto del settore agricolo, mentre l’agroalimentare nell’ultimo trimestre 2021 ancora non è riuscito ad assorbirne l’onda d’urto. L’industria alimentare ha tenuto durante l’intero biennio 2020-21, ad eccezione dei mesi del lockdown. Luci ed ombre per quanto riguarda gli scambi con l’estero con la drastica riduzione di alcuni comparti mentre altri, come pasta e conserve di pomodoro, in netta crescita delle vendite. Più instabile il settore delle bevande, con un andamento negativo nei mesi di chiusura delle attività e la ripresa negli ultimi mesi del 2020 e tutto il 2021.