Secondo un’indagine Coldiretti/Ixè, quest’anno il 41% degli italiani ha preparato i dolci di Pasqua in casa e la specialità preferita è stata la colomba, presente sul 71% delle tavole del Belpaese. La causa principale è il caro prezzi scatenato dalla guerra in Ucraina. “Se negli acquisti pasquali in tempo di guerra si verifica dunque una preferenza per la colomba simbolo della pace, una novità” sottolinea la Coldiretti “è rappresentata dal ritorno della cucina casalinga fai da te per via del caro prezzi dei prodotti di pasticceria. Nelle famiglie si sono recuperate antiche ricette della tradizione contadina”.
Ogni regione ha il suo cavallo di battaglia. In Abruzzo gli scenografici cavalli e pupe, biscotti a base di pasta frolla arricchita con un uovo sodo, in Basilicata troviamo le pannarelle a forma di treccia o cuore con un uovo al centro, in Calabria ci sono i cuculi dalla pasta di pane zuccherata, in Campania la classica pastiera, dall’Emilia arriva il Bensòne con la farcitura di marmellata di prugne e amarene. Il Friuli regala la pinza, una pagnotta arrotondata sulla quale viene incisa una croce a simboleggiare il martirio di cristo.
A Roma va per la maggiore la pizza dolce, in Liguria i canestrelli pasquali, cestini intrecciati di pasta frolla. In Lombardia c’è la colomba di Pasqua a base di farina, burro, uova, zucchero e buccia d’arancia candita, nelle Marche le ciambelle pasquali, in Molise per Pasqua si prepara la pigna, una ciambella a base di farina e uova. In Piemonte c’è lo squisito salame del Papa, un goloso salame di cioccolato, in Puglia le scarcelle, biscotti di frolla con zucchero, farina, uova, olio, scorza di limone, talvolta latte. In Sardegna troviamo le Pardulas a base di formaggio o ricotta e l’Aranzada nugoresa, finissimi fili di buccia d’arancia cotti lentamente nel miele e arricchiti da filetti di mandorle tostate.
In Toscana invece abbiamo la Schiacciata Pisana un pane dolce dall’inconfondibile aroma di anice che viene accompagnato dal vin santo. In Trentino Alto Adige troviamo la corona pasquale, una treccia dolce lievitata e anche il fochaz-osterbrot, un pane dolce piatto di farina di grano, generalmente a forma di coniglietto. In Umbria c’è la Ciaramicola, un dolce tipico di Pasqua con alchermes, meringa e zuccherini colorati, in Val d’Aosta la flantse o flantson, pani di segale appiattiti, di solito a forma rotonda, a cui si aggiungevano un po’ di zucchero, magari un po’ di burro, uvetta, mandorle e canditi. In Veneto invece il dolce della tradizione contadina si chiama fugassa, una focaccia con uova, burro e zucchero. In Sicilia troviamo la cuddura cu l’ova, che è un impasto dolce, simile ad una pasta frolla, che contiene uova sode intere, impasto che viene poi decorato con zuccherini colorati e cotto in forno.