Una cantina didattica-sperimentale per il territorio orvietano, da sempre a grande vocazione viti-vinicola. E’ quella inaugurata il 12 aprile all’Istituto Agrario di Fabro. Il progetto, sostenuto con le risorse nazionali della legge sulla stabilità, nella più ampia strategia dell’Area interna Sud Ovest Orvietano, è stata presentata dalla dirigente dell’Istituto Cristina Maravalle. Un progetto nato all’insegna delle sinergie e della collaborazione con le aziende e le altre istituzioni del territorio, molte delle quali presenti al taglio del nastro per confermare la propria vicinanza alla scuola agraria “Marchino”.
A settembre, con un’operazione chiamata “Cantina di Comunità”, l’istituto ha chiesto fiducia ai produttori di uve che hanno conferito parte dei loro pregiati raccolti: Marchino, Tedeschini, Di Girolamo, Fiordiprato, Murogrosso, Ciardo. Una sfida importante per la scuola, che necessitava di un adeguato quantitativo di uva per poter iniziare a sperimentare la nuova attrezzatura enologica collocata in prossimità del plesso. Dopo la vendemmia, avvenuta lo scorso settembre con studenti e viticoltori insieme tra i filari, è iniziato il percorso di vinificazione, accompagnato da studio e lavoro. “Non sono mancate le dissertazioni intorno ai diversi orientamenti enologici – confida la dirigente – ma anche questo fa parte dell’esperienza, tanto più in una scuola”.
Il 12 aprile il gran giorno, quello dell’assaggio della prima produzione. Una sorta di esame di maturità per la scuola, per i docenti, per gli studenti impegnati nella produzione. Il programma della mattinata si è alternato tra i saluti di rito e gli interventi più tecnici, che nelle intenzioni degli organizzatori hanno voluto trasmettere agli allievi l’importanza dell’impegno e la necessità di non trascurare mai nessun dettaglio, né in vigneto né in cantina.
La tensione per la “prova” del mercato si è stemperata già subito dopo le prime battute. “La positività di queste situazioni è che la differenza tra i ruoli, le esperienze, le competenze sfumano via e cambiano forma, avvolgono e danno calore, fanno sentire a casa, danno la dimensione di aver imboccato la strada giusta e di aver trovato compagni di viaggio che non ti lasceranno solo. E’ qui che la differenza generazionale si fonde e diventa alleanza, mutuo aiuto, energia nuova”, dichiara la dirigente scolastica Cristina Maravalle.
Già nell’etichetta del primo imbottigliato, tutto realizzato ad hoc per questo evento, c’è il senso del lavoro: Rosso Comprensivo 2022. E’ comprensivo il territorio che produce, le persone che studiano, sognano, progettano, lavorano dando vita ad una comunità che poi lo sceglie e lo apprezza.
Il momento culminante è stato quello della degustazione del calice, in abbinamento ad assaggi di eccellenze locali selezionate tra i prodotti dei coltivatori dell’orvietano che del buono pulito e giusto fanno un atto di fede. La prova è stata superata a pieni voti. La cantina dell’Istituto Agrario di Fabro contribuirà a produrre nuovi vini e nuove professionalità a servizio del territorio.