Autotrasporto, Ruote Libere: “Riduzione accise da 25 centesimi non fornisce garanzie”

“Davanti alla indignazione del mondo dell’autotrasporto (quello reale e non certo quello non rappresentato dalle vecchie associazioni che siedono al tavolo del Governo) e non solo, il Governo è passato da un taglio delle accise sui carburanti, previsto dal Decreto Energia, da 8,5 centesimi al litro a 25 centesimi. Si tratta di un ravvedimento quasi obbligato ma che ancora non offre garanzie a chi da settimane sta lavorando in perdita o ha deciso di lasciare i propri autocarri nei piazzali”.

“Innanzitutto occorre estendere la misura ben oltre i 30 giorni emergenziali previsti, ma soprattutto è necessario fissare un tetto al prezzo del gasolio alla pompa. Chi ci assicura infatti che davanti a questo ‘sconto’ non si assista a speculazioni che, assorbendo il taglio aumentando i prezzi, lascino comunque il costo sopra i due euro? In fondo questo è quello che è avvenuto in questi mesi come ammesso dallo stesso ministro Cingolani”.

“A questo – lo ribadiamo – si somma che ancora oggi non si conoscono i termini economici riguardanti la riduzione delle accise, solo per gli autotrasportatori, annunciati giovedì sera con l’ennesimo deludente accordo sottoscritto dalle associazioni presenti all’Albo e la vice ministra Bellanova”.

A parlare è la portavoce di Ruote Libere Cinzia Franchini. “Dallo sconto sui pedaggi passando per la formazione, fino ad arrivare all’ennesima revisione di normative già vigenti, il protocollo d’intesa di fatto conferma lo stanziamento di centinaia di migliaia di euro in contributi fruibili attraverso l’intermediazione, costosa per gli autotrasportatori, vantaggiosa per le associazioni – continua Cinzia Franchini – La domanda essenziale, riferibile alla emergenza del caro gasolio, resta però inevasa: al di là dei tagli generalizzati alla pompa varati dal Governo, a quanto ammonta il taglio pensato ad hoc per gli autotrasportatori? O il taglio annunciato nella giornata di giovedì dalla Bellanova è già stato cassato dal ministero dell’Economia e rientra nella misura varata ieri sera e uguale per tutti?”

“Su questo nell’accordo si cita solamente un aumento del bonus sulle accise, senza quantificare l’incremento. In base a affidabili indiscrezioni si parla di un taglio di appena 7 centesimi al litro, spiccioli peraltro applicabili in base alla normativa vigente solo a veicoli Euro 5 e Euro 6, escludendo così quasi il 50% del parco veicolare pesante del conto terzi. Ebbene, se questa è stata la base per firmare il protocollo di intesa siamo di fronte all’ennesima presa in giro subita dai tanti imprenditori che chiedevano un sostegno immediato e concreto. La rappresentanza per definizione è chiamata a tutelare le esigenze del settore di riferimento, purtroppo oggi accade il contrario: le associazioni sembrano essere i cani da guardia della protesta, censurando le azioni spontanee, anche quelle pacifiche, dettate dalla esasperazione e sedendosi, al di là delle dichiarazioni di facciata, al fianco del Governo con l’unico obiettivo di mantenere se stesse. Chiediamo alla vice ministra Bellanova di fare tempestivamente chiarezza”.

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