Federnoleggio Confesercenti ha denunciato in una nota la condizione difficile degli operatori Ncc, vessati da vincoli stringenti che hanno limitato la crescita di settore e che gli impediscono di soddisfare le esigenze dei clienti nel complesso mondo post pandemia. Il comparto degli operatori Ncc, cioรจ noleggio con conducente, รจ regolato da una legge approvata trentโanni fa, nel lontano 1992. Tale norma รจ stata oggetto di rilievi da parte dellโAutoritร Garante della Concorrenza e del Mercato, per sollecitarne lโarmonizzazione con i principi di libera concorrenza.
โLโimposizione di vincoli normativi alla libera iniziativa degli operatori โ si legge nella nota – non รจ infatti piรน idonea a rispondere alle mutate esigenze dei clientiโ. Confesercenti auspica che lโEsecutivo, nellโesercizio di delega, si attenga alle indicazioni dellโAntitrust e avvi una profonda riforma del settore. Riguardo ai criteri della delega, Federnoleggio Confesercenti sollecita lโadeguamento dellโofferta di servizi alle richieste degli utenti anche tramite le applicazioni telematiche, inoltre considera necessaria lโarmonizzazione delle competenze degli enti locali riguardo il trasporto non di linea. โPrioritario รจ poi lโadeguamento del sistema sanzionatorio, che dovrร basarsi sugli stessi principi di trattamento dei servizi analoghi e individuare sanzioni proporzionate alla gravitร della violazioneโ.
Il settore non gode di buona salute e ha visto calare il proprio giro dโaffari di oltre il 50% nel corso del 2021. A differenza dei taxi, gli automezzi Ncc fino a nove posti non possono stare fermi sul suolo pubblico ma devono essere messi in rimesse, possono spostarsi fuori dal territorio comunale e sono basati su un accordo cliente-fornitore senza usare il tassametro.