Il caro energia sta mandando in tilt i parametri economici La Uecoop per un intervento mirato del Governo.

L’impennata dei prezzi dell’energia è diventato il primo problema delle aziende, seguito dall’aumento dei costi di trasporto e dalla carenza di liquidità. E’ quanto emerge dall’indagine dell’Unione europea delle cooperative realizzata a livello nazionale in riferimento al Consiglio dei ministri sul decreto per le contromisure al caro-bollette, con un intervento da 5-6 miliardi, per alleviare soprattutto i costi delle imprese. Quasi 1 impresa su 5 (18%) – evidenzia Uecoop – si attende aiuti per il caro bollette, mentre una fetta equivalente (19%) ha deciso di investire sul risparmio energetico e su sistemi a basso impatto ambientale per fare fronte all’esplosione del costo dell’energia, fra carburanti elettricità e riscaldamento.
Fra le imprese che investono su soluzioni green – spiega Uecoop – il 27% sta puntando sulla coibentazione con isolamento termico delle sedi di lavoro in modo da ridurre il peso delle bollette di luce e gas, il 10% sta creando spazi verdi per la mitigazione dei microclimi urbani e quasi la metà (47%) ha realizzato pannelli fotovoltaici per la produzione di elettricità, messo impianti per il risparmio idrico, comprato attrezzature ed elettrodomestici a basso consumo energetico, mentre il 16% – sottolinea Uecoop – ha optato per l’acquisto di auto ibride per ammortizzare l’effetto del caro carburanti.
Il caro energia – evidenzia Uecoop – sta mandando in tilt i parametri economici alla base dei contratti di appalto per la fornitura di beni e servizi e per la gestione di attività sociali, assistenziali ed educative. Una situazione che complicando non poco il lavoro di una larga fetta delle 80 mila cooperative italiane che a livello nazionale – sottolinea Uecoop – impiegano oltre un milione di persone dalla salute al sociale, dai servizi alla logistica, dal turismo all’alimentare, dalla scuola allo sport fino agli spettacoli. Con l’85% delle merci che viaggia su strada – conclude Uecoop – il caro prezzi minaccia anche le catene di approvvigionamento considerato che la benzina ha sfondato i 2 euro al litro con aumenti a due cifre per il pieno al distributore.

Articoli correlati

gas russo
Dalla prima mattinata del primo gennaio Kiev ha chiuso le tubature in transito sul proprio...
bollette

Anche se il gap si è ridotto con i sussidi statali, le micro e piccole...

luce

Da lunedì 1° luglio per 3,7 milioni di utenti italiani non domestici termina il Servizio...

Altre notizie

Altre notizie