Progetto Genius Loci: gli studenti marchigiani riscoprono la loro terra

Le Marche sono una regione con una grande attenzione alla propria storia e allo sviluppo turistico. Ecco perché il progetto “Genius Loci”, realizzato dall’Ufficio scolastico regionale su proposta del Coordinamento regionale degli studenti, ha incontrato il favore dell’assessore alla Cultura Giorgia Latini alla quale è stato recentemente proposto. Sono stati gli stessi studenti ad illustrarlo, spiegando che “Genius Loci significa scoprire sé stessi e il proprio rapporto con la terra che si abita”. Si va quindi a caratterizzare le Marche, analizzando la cultura e la storia di ogni comprensorio e costruendo un ponte fra l’attività umana e l’architettura urbana, fra economia e storia.

Il Genius Loci, nella religione pagana degli antichi romani, era l’entità naturale o sovrannaturale di un luogo, fosse una foresta o una città con i suoi edifici. Ricercarlo significa indagare il rapporto che accompagna la nascita e la vita di ogni persona in un posto, custodendone memoria, sapore, immagini e sensazioni. Gli studenti esploreranno il Genius Loci delle Marche provincia per provincia, seguendo le linee guida di esperti esterni. Al termine i risultati della ricerca confluiranno in quaderni che saranno pubblicati dalla casa editrice Armando Editore.

L’assessore regionale Giorgia Latini ha giudicato il progetto molto interessante perché in linea con la legge regionale sui borghi, con le finalità del Festival Marchestorie e la cultura identitaria dei territori. “Di nuove progettualità per i ragazzi nello spettacolo si è parlato nel corso della riunione con il Consorzio Marche Spettacolo a seguito dell’elezione del nuovo presidente. Stiamo pensando alla creazione di sinergie con il mondo della scuola. Genius Loci potrebbe essere utile per mettere in relazione studenti e professionisti dello spettacolo, portando in scena le storie che i ragazzi riscoprono”. “L’assessore ha ribadito che la regione crede nella rete teatrale come dimostra la candidatura all’Unesco come “Regione dei teatri”, così come ha nei giovani una delle priorità. “Il teatro torni ad essere un luogo di vita della comunità”.

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