All’Industria Italiana Autobus riparte la produzione dopo le difficoltà dei mesi scorsi. Barbarossa della Ugl:””Svolta riunione coi vertici aziendali. Pensiamo necessario che istituzioni si impegnino al rilancio dell’azienda”.

La crisi finanziaria sembra sul punto di essere superata: L’Industria Italiana Autobus, conosciuta anche come Menarini, sta sviluppando la curiosa situazione per la quale ha commesse importanti nel carnet, mette su strada mezzi all’avanguardia ma non ha liquidità sufficiente per andare avanti. Adelmo Barbarossa, Vicesegretario generale di Ugl Metalmeccanici, ha partecipato ad incontri in queste ore coi vertici dell’azienda insieme a tutte le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici presenti nei due stabilimenti di Flumeri e Bologna. Per la Ugl Metalmeccanici era presente, oltre a Barbarossa, anche il delegato dello stabilimento di Flumeri, Antonio Perillo. Il Presidente della IIA, Antonio Liguori, ha illustrato l’evoluzione della situazione aziendale che negli ultimi 5 mesi ha subito una drastica riduzione delle attività produttive a causa di una mancanza di liquidità finanziaria, che ha impedito di pagare i fornitori con conseguente sospensione delle forniture di materiali. Negli ultimi giorni – dichiara Barbarossa – il Gruppo Leonardo ha attivato una linea di credito da 15 milioni di Euro che serviranno per onorare i debiti con i fornitori e permettere la piena ripartenza dell’Azienda garantendo le spettanze a tutti i dipendenti, come tra l’altro è stato fatto finora. Dovrebbe a breve, essere disponibile un ulteriore finanziamento di circa altri 15 milioni di euro, da parte di Invitalia e l’attivazione di ulteriori linee di credito da parte del sistema bancario. Il Presidente ha voluto evidenziare che l’Azienda ha ordini acquisiti per 460 autobus e in via di acquisizione ulteriori 50 da parte della regione Campania. La IIA si sta impegnando nella nicchia di mercato degli autobus fino a 12 metri con alimentazione a gas sia per mercati europei che internazionali. Entro i prossimi 2 mesi dovrebbero uscire dallo stabilimento di Flumeri ed essere consegnati 75 autobus, mentre l’intento della IIA è di consegnare entro fine anno oltre 500 mezzi. Per l’Ugl, il piano proposto è sfidante e per questo l’Azienda ha chiesto di condividere questa scommessa con tutti i lavoratori per far finalmente ripartire l’ultima realtà italiana del settore controllata dallo Stato. Il piano industriale 2022 – 2026 prevede di arrivare a produrre a regime 1100 autobus all’anno. Si stanno valutando vari partner industriali italiani e internazionali con competenze nel settore dei motori ad idrogeno, unica fonte energetica a nostro avviso capace di garantire la mobilità sostenibile e autonomia per questo tipo di mezzi di trasporto. In progetto c’è anche lo studio di un autobus (corriera) più grande per il trasporto passeggeri su medie distanze. “Come Ugl metalmeccanici abbiamo dato una apertura di credito a quanto illustrato dal Presidente e AD di IIA, ma pensiamo sia necessario che Governo, Regioni ed enti locali, si impegnino ognuno per le sue competenze al rilancio dell’azienda. Come O.S. siamo pronti a dare il nostro contributo insieme ai lavoratori, che vogliono fortemente far ripartire questo importante settore che potrebbe vedere un grande sviluppo a seguito della svolta green imposta dalla Comunità Europea attraverso il PNRR. Servirà un deciso cambio di passo da parte di tutti, in primis della IIA che dovrà riorganizzare la produzione, migliorando significativamente la qualità dei prodotti, bisognerà lavorare tutti seriamente in maniera partecipativa, superando – conclude Barbarossa – logiche spesso non comprensibili: se si vuole vincere questa sfida serve il massimo impegno da parte di tutti, nessuno escluso”.

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