Sostegni di più e per tutti. È la richiesta di Assoprofessioni, la confederazione delle professioni di cui alla Legge n. 4/2013 che, nella giornata di ieri 14 febbraio 2022, è stata audita presso la Commissione Bilancio del Senato, nell’ambito dell’esame del decreto sostegni ter (AS 2505).
“L’iter parlamentare di questo decreto inizia a pochi giorni di distanza dal giuramento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e rappresenta la prima occasione, per il Parlamento, di realizzare i suggerimenti del Presidente, soprattutto quando si tratta di approvare provvedimenti in materia fiscale, atti fondamentali per il governo del Paese” ha così aperto il suo intervento il presidente nazionale Lapet Roberto Falcone in qualità di segretario generale Assoprofessioni.
Falcone ha in particolare evidenziato che le misure di sostegno previste dimenticano i professionisti, mentre le ulteriori misure di contrasto alle frodi nei bonus edilizi appaiono sproporzionate rispetto allo scopo perseguito. Propositiva dunque la confederazione che in merito all’art.1 Misure di sostegno per le attività chiuse suggerisce: “Oggi più che mai, ciò che preme è la rapidità nell’erogazione dei sostegni. Non sembra dunque necessario richiedere l’attuazione con atti di natura secondaria (provvedimenti e decreti), in quanto i dati richiesti sono già a disposizione dell’amministrazione” ribadisce Giorgio Berloffa presidente Assoprofessioni ricordando altresì la grave svista del legislatore che nella legge di bilancio ha escluso ingiustamente i professionisti di cui alla Legge n.4/2013 dal beneficio della sospensione dei termini relativi agli adempimenti tributari in caso di malattia od infortunio dei professionisti.
“Pertanto, in considerazione del fatto che il decreto sostegni ter è adottato sulla base delle necessità straordinarie ed urgenti di introdurre apposite misure a sostegno dei settori economici interessati dalla pandemia e che dette misure, tuttavia, dimenticano il settore delle libere professioni, è necessario superare tali discriminazioni, ristabilendo una parità di diritti in caso di malattia o infortunio anche per i professionisti di cui alla Legge n.4/2013” aggiunge Falcone.
Ed ancora con riferimento all’art. 28 Misure di contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche, “occorre evitare il blocco dei bonus che si verificherebbe se la norma venisse convertita nella sua versione attuale, con l’effetto paradossale di una sostanziale abolizione dell’agevolazione pochi giorni dopo la sua proroga avvenuta con la legge di bilancio 2022. Se così fosse, si tratterebbe di una violazione del principio di affidamento che i contribuenti e le imprese ripongono nella stabilità e nella prevedibilità della legislazione fiscale. – suggerisce Berloffa – Per questo potrebbero essere potenziati i poteri d’intervento preventivi in tema di controlli attribuiti all’Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza”.
Infatti, la legge di bilancio 2022 ha introdotto una serie di norme volte a contrastare comportamenti fraudolenti ed a rafforzare le misure che presidiano la fruizione di alcuni crediti d’imposta e delle detrazioni per lavori edilizi imponendo tra le altre cose, l’estensione dell’obbligo del visto di conformità alle ipotesi di utilizzo del c.d. “Superbonus 110%” in detrazione e alle ipotesi di cessione del credito o sconto in fattura relative alle detrazioni fiscali per i lavori di cui al dl n. 34/2020.
“Tuttavia, nonostante l’intenzione del legislatore di rafforzare i controlli su queste pratiche, la nuova norma continua a non includere i professionisti di cui alla norma UNI 11511 e alla Legge n.4/2013 ed i revisori legali, tra i soggetti abilitati all’apposizione del visto di conformità e dunque impossibilitati a fornire la propria consulenza professionale relativamente a questi istituti che rappresentano, in questo momento, un segmento di grande rilievo del mercato del lavoro” osserva Falcone.
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