La crisi economica ormai cronica non risparmia niente e nessuno: la Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna Maria Amelia Lai ha avuto parole amare per la difficile situazione in cui versano le imprese femminili sarde, sciorinando numeri oltremodo preoccupanti. Nel periodo della pandemia si è registrato un calo del 7,8% dell’occupazione femminile indipendente con un fatturato del -4,4%, mentre la controparte maschile è calata solo del 6,1%. Per quanto riguarda il mercato del lavoro a ottobre 2021 l’occupazione è rimasta inferiore dello 0,8% rispetto ai livelli pre-crisi, i posti di lavoro in rosa sono calati dell’1,1% mentre gli uomini hanno fatto registrare -0,6%. In Sardegna le imprese femminili sono 38.933, il 22,8% del totale, di queste 4.374 sono guidate da giovani sotto i 35 anni e 2.607 da straniere, pari al 6,7%. Sono invece 5.899 quelle artigiane guidate da donne, il 15% sul totale delle imprese femminili. A livello territoriale, nella provincia di Cagliari le imprese rosa sono 15.938, a Sassari 12.583, a Nuoro 7.286 e a Oristano 3.126.
I dati dell’indagine di Donne Impresa di Confartigianato sono chiari e Maria Amelia Lai spiega che le imprenditrici hanno pagato il prezzo più alto della crisi pandemica, ma allo stesso tempo hanno saputo affrontare le difficoltà con eccezionali capacità di resilienza, problem solving, abilità multitasking. Su queste doti tipicamente femminili “dobbiamo continuare a far leva per essere artefici del nostro futuro”, sostiene la presidente. Le donne lavorano meno e sono più in difficoltà rispetto al 2019, visto che devono anche impegnarsi maggiormente nelle attività di cura dei propri familiari a causa della chiusura delle scuole. “Servono politiche di sostegno che aiutino le donne e uscire da una situazione che le ha gravemente penalizzate”, sostiene Lai.
Del resto non tutto è negativo: l’Italia è al primo posto in Europa per il maggior numero
d’imprese a conduzione femminile, ben 1.336.227, tanto che lo Stivale è stato proclamato “Paese dell’anno” dal “The Economist”. Lai ricorda come le donne siano imprenditrici della resilienza che ogni giorno sono impegnate a moltiplicare gli sforzi per dare alle aziende un futuro di sviluppo. Un aiuto può arrivare dal Governo tramite il PNRR, con il quale si spera di ottimizzare l’equilibrio lavoro-famiglia e migliorare il welfare. Inoltre c’è il Fondo a sostegno dell’impresa femminile, appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che incentiva la nascita di imprese femminili: si sta dunque aprendo una nuova fase per l’imprenditoria femminile e il paese dovrà farsi trovare pronto.
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