La sanificazione degli ambienti è ormai parte integrante della nostra vita, poiché la pandemia ci ha insegnato a stare attenti non solo a ciò che mangiamo e beviamo, ma anche a quello che respiriamo. Sul mercato ci sono sempre nuovi prodotti che promettono eliminare i virus, ma sarà vero? Ad oggi, infatti, non esiste una certificazione internazionale univoca per indicare questi dispositivi. Il tema di fondo è che mancano test sulla base dei quali confrontare l’efficacia dei diversi prodotti, così alle società convinte dei propri mezzi non resta che far testare in autonomia le tecnologie messe a punto per certificarne la qualità.
È quanto ha fatto Noor Technology, che per far ‘giudicare’ i suoi SterilTube e SterilMask – prodotti che sfruttano le proprietà sanificatrici del raggi UV-C – si è rivolta al centro nazionale di ricerca in virologia e biotecnologia russo Vektor, pari, a livello mondiale, solo all’americano National Institute of Allergy and Infectious Diseases di Anthony Fauci. “I risultati sono sorprendenti, certificano che il prodotto è realmente una soluzione efficace contro il Covid-19, non solo nell’aria che respiriamo, ma anche (e spesso soprattutto) su tutti i tipi di superficie” spiega Giuliano Regonesi, amministratore delegato della società, che porta l’attenzione sull’attività fatta dall’azienda: “Abbiamo presentato sul mercato un prodotto interamente progettato e realizzato a seguito di studi effettuati in collaborazione con diverse università prestigiose, per dare risultati certi e indiscutibili su virus e batteri diversi”.
SterilTube e SterilMask, infatti, considerando il tempo massimo di esposizione, sono efficaci al 99% sul virus presente nell’aria e al 99,9% quando questo è direttamente esposto alla luce non solo nei confronti del Covid-19, ma anche contro l’adenovirus (Adv5), ben più resistente e causa di raffreddori, polmoniti ed altre patologie respiratorie. Mentre nei confronti di infezioni decisamente più pericolose come, ad esempio, l’influenza aviaria l’efficacia dei prodotti sale al 99,99% anche nel caso di presenza nell’aria.
“Tutto ciò – considera Regonesi – rappresenta una garanzia sull’utilità della tecnologia anche per il futuro”. Proporre sul mercato prodotti efficaci esclusivamente contro il Covid, infatti, sarebbe un’operazione miope o almeno dalla portata limitata. “Grazie a questo studio la lotta ai virus nella vita quotidiana sale di livello – aggiunge l’imprenditore – Se non siamo disponibili a comprare una bottiglia senza i test sulla composizione dell’acqua stampati sopra e senza essere certi che i test siano veri, dobbiamo chiedere che l’aria che respiriamo sia altrettanto pulita e testata, e non accettare che ci venga scritto su un tabellone pubblicitario con un asterisco in piccolo che limita fortemente quanto promesso nello slogan”.