In Italia esiste il problema della difficoltà a coprire i posti di lavoro offerti dalle aziende e dalla pubblica amministrazione. La denatalità, lo scarso grado di scolarità che caratterizza i giovani in cerca di una prima occupazione rispetto ad altre nazioni aventi pari livello di industrializzazione, e recentemente anche una forte emigrazione intellettuale sono tra le cause di questo risultato. Esso appare particolarmente allarmante di fronte all’impegno che dovrà essere profuso per sfruttare il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), nel quale dall’Europa sono stati messi a disposizione del nostro Paese fondi come mai era avvenuto in precedenza.
Da più parti, dunque, ci si interroga per capire come poter interrompere questa tendenza negativa. “Sul fronte dei giovani – spiega Rita Farnitano, consulente di comunicazione e titolare della Around Italy Consulting, importante agenzia di comunicazione, disseminazione scientifica e pubbliche relazioni di Roma – dovremmo far comprendere quali studi aprono vere prospettive di impiego. Le scuole secondarie e le università, da quando sono in competizione tra loro, cercano di accattivarsi la simpatia dei futuri studenti provando a parlare con il loro linguaggio, ma invece occorrerebbe essere più pragmatici e coinvolgere aziende e pubbliche amministrazioni nel fornire testimonianze dirette di quali professioni costituiscano realmente una garanzia di successo”.
Un’altra problematica riguarda il campo della comunicazione: in Italia vengono svolte molte ricerche avanzate e i nostri ricercatori all’estero si fanno apprezzare ma questi esempi virtuosi non riescono ad essere utilizzati per aumentare il numero di specializzati nei settori più trainanti. “Anche se i media ne parlano diffusamente – chiarisce Rita Farnitano – di questi eccellenti risultati non viene data una descrizione comprensibile. Spesso la divulgazione viene fatta in modo generico. Invece tutti i progetti di ricerca e sviluppo, cofinanziati in qualche modo, prevedono la rendicontazione di costi destinati alla così detta disseminazione. Si tratta di far conoscere i risultati ottenuti a tutti coloro che ne potrebbero trarre vantaggio. Quindi non solo aziende ed enti di ricerca impegnati nel settore coinvolto, ma anche giovani sul punto di scegliere una disciplina in cui specializzarsi, o utenti di un servizio che, con l’innovazione intervenuta, verrà da ora in poi reso possibile”.
Ed è proprio su questo aspetto che Around Italy svolge il suo importante ruolo e cerca di colmare le lacune. “Organizziamo eventi – precisa Rita Farnitano – che abbiano lo scopo di far incontrare la domanda con l’offerta di occupazione e sviluppiamo consulenze per far dialogare gli enti di formazioni con il mondo delle professioni. Inoltre riteniamo utile attuare forme di disseminazione dei risultati di progetti di ricerca e sviluppo, in particolare europei, in modo che tutti gli interessati, potenziali datori di lavoro o candidati a ricoprire nuovi posti di lavoro, ne siano partecipi. Ciò consente di acquisire un linguaggio comune, e facilita la conoscenza reciproca”.