Rimane vivo l’interesse di Regione Sicilia per l’agricoltura: ecco altri ottanta milioni di euro per l’ammodernamento delle strutture.

I sostegni alle aziende agricoli sono tangibili e tra poco pure disponibili. La Regione Sicilia sta predisponendo un elenco delle imprese che usufruiranno dei contributi per l’ammodernamento aziendale: ci saranno a disposizione delle realtà più interessanti ottanta milioni di euro; all’originaria disponibilità del bando, pari a 40 milioni, sono stati aggiunti altri 40 milioni con la riprogrammazione del PSR 2014-22. L’intervento prevede un sostegno per le imprese agricole che realizzano investimenti materiali e/o immateriali volti alla ristrutturazione e all’ammodernamento del sistema produttivo agricolo ed agroalimentare. I progetti sono stati selezionati dando priorità al ruolo sociale dell’azienda sul territorio, alle produzioni di qualità certificate (BIO, DOP, IGP e QS – Qualità Sicura garantita dalla Regione Siciliana di neo introduzione) e agli investimenti mirati alle strategie di adattamento al cambiamento climatico.

«Si tratta di un’importante risorsa che il governo Musumeci va a destinare alle nostre aziende agricole per agevolarne l’ammodernamento con l’obiettivo di migliorarne la competitività – dichiara l’assessore regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale, Toni Scilla – Il bando, nonostante oggettive difficoltà legate al difficile momento socio economico che stiamo attraversando, registra una grande vivacità imprenditoriale nell’agricoltura siciliana e una voglia di investire in qualità, sicurezza, tracciabilità e sostenibilità. – aggiunge Scilla – Successivamente alla pubblicazione della graduatoria definitiva verranno emanati i decreti di pagamento, che immetteranno nel settore la liquidità e, quindi, la fiducia di cui oggi c’è bisogno per ripartire. Altro elemento importante riguarda l’ammissione di tutti i progetti delle Isole minori (Pantelleria, Eolie, Egadi, Ustica, Lampedusa-Linosa), finora sempre escluse, grazie ad una specifica riserva finanziaria di 2 milioni di euro».

I progetti ammessi prevedono la creazione di nuovi impianti arborei e/o riconversione varietale di quelli esistenti, miglioramenti fondiari e sistemazioni idraulico-agrarie (spietramenti, terrazzamenti, recinzioni, viabilità aziendale ed elettrificazione), serre e tunnel per colture protette e florovivaismo, realizzazione e/o ristrutturazione di allevamenti (stalle, ricoveri, recinzioni) e miglioramento delle condizioni di igiene e benessere degli animali, macchine, attrezzi agricoli e attrezzature per trasformazione, confezionamento e commercializzazione dei prodotti (olio, formaggio, etc.), punti vendita aziendali e sale degustazione, e realizzazione di laghetti collinari.

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