CNA Trentino Alto Adige alla scoperta della Romania, tra nuove opportunità e lo spettro del Covid

Grande interesse ha suscitato l’evento online “Presentazione Paese Romania – Nuova frontiera della crescita economica europea” organizzato dalla Camera di Commercio di Bolzano, cui hanno partecipato anche il presidente di CNA Trentino Alto Adige Claudio Corrarati, il presidente della Camera di Commercio di Bolzano Michl Ebner, il presidente della Camera di Commercio Italiana per la Romania Roberto Musneci e il vicepresidente Vincenzo Moderno.

Il paese balcanico è entrato nell’Unione Europea nel 2007 e da allora la sua situazione socio-economica è migliorata sensibilmente, sebbene rimangano ancora numerose criticità. Dopo gli anni bui della transizione dal comunismo al libero mercato, Bucarest si è progressivamente aperta verso il mondo allacciando relazioni sempre più strette con gli altri paesi europei. L’incontro è stato una preziosa occasione per Alto Adige e Romania di conoscersi a vicenda.

Un’opportunità che non è sfuggita a Corrarati, il quale ha esortato a superare le diffidenze e ha auspicato la creazione di una piattaforma della conoscenza delle regole Italia-Romania come già avvenuto per altre realtà, al fine di svolgere la propria attività in sicurezza e nel pieno rispetto della legge. Carrarati, recentemente rieletto alla guida regionale di CNA, è fortemente convinto che le PMI siano la chiave per far ripartire l’economia, insieme alla lotta all’abusivismo e alla burocrazia. Si aspetta molto dai fondi del PNRR che dovranno essere usati in modo intelligente e lungimirante.

Come altri paesi dell’Europa dell’Est, nei primi anni Duemila la Romania ha avuto una crescita economica impetuosa ma il paese ha sofferto della recessione globale e della pandemia. Il Fondo Monetario Internazionale stima che Bucarest avrà una forte ripresa nel 2021, all’incirca del 7%, e che continuerà la sua corsa a patto che i fondi comunitari non vengano interrotti. Una variabile imprevedibile è rappresentata dal Covid che ultimamente sta dilagando in Romania e potrebbe portare a nuove, prolungate chiusure con gravi ripercussioni sull’economia.

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