Era il collo di bottiglia nel quale si era fermata la funzionalità della Piastra logistica di Terni e Narni. Adesso invece ecco la notizia con la quale la Regione dell’Umbria finanzierà anche l’allaccio dell’area alla ferrocia Orte Falconara. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale ai trasporti, Enrico Melasecche, ha infatti approvato lo schema di convenzione tra Regione Umbria ed RFI per la progettazione, esecuzione, collaudo e messa in funzione del completamento della piastra logistica intermodale di Terni-Narni.
Di fatto dovrà essere realizzata una vera stazione ferroviaria per evitare che i vagoni vengano fermati alla stazione di Terni o che vi sia l’accesso “in esercizio”. Insomma, un’opera di notevoli dimensioni dal valore di qualche milioni di euro.
“Ci sono stati mesi di trattative con RFI – ha affermato Melasecche – superando ostacoli di una burocrazia pesante e di una legge regionale sul patrimonio cosiddetto indisponibile. Il testo della convenzione con RFI, verrà sottoscritto entro pochi giorni per dare il via all’iter progettuale esecutivo ed alla materiale esecuzione dell’opera che rende la piastra appetibile anche e soprattutto per le acciaierie che da tempo hanno deciso di trasportare su ferro i propri prodotti, indirizzo già seguito dal gruppo Arvedi (che rileverà l’azienda, ndr).
RFI ha chiesto di sviluppare un progetto che rispetti i moderni principi di una stazione ferroviaria con l’ingresso diretto dei treni, evitando per gli stessi lo stallo nella stazione di Terni ed il successivo rimorchio con la tradotta diesel all’interno della piastra logistica come era previsto inizialmente”.
“E’ stato introdotto anche un moderno impianto di trazione elettrica a servizio della base in derivazione della rete Orte-Falconara – ha spiegato l’assessore Melasecche – il tutto gestito da un moderno sistema di controllo sicurezza del traffico (ACC) provvisto da dispositivi di segnalamento e sicurezza tali da consentire alla stazione della base di essere comandata e presidiata sul posto o anche a distanza dalle stazioni di RFI.
La realizzazione del collegamento ferroviario rappresenta un forte interesse pubblico in grado di perseguire gli obiettivi regionali e nazionali di riduzione delle emissioni in un territorio, quale la Conca ternana, particolarmente sensibile a tale problematica.
La situazione del Comune di Terni, che perde posizioni nella classifica nazionale stilata da Legambiente col Sole 24 Ore, impone di affrontare il problema in termini di strategie organiche e complessive. L’ operatività del collegamento ferroviario consentirà una forte riduzione del traffico su gomma per il trasporto merci, non solo relativamente alla movimentazione dell’acciaio ma, volendo, anche di altre produzioni locali quali il linoleum e le plastiche biodegradabili. La linea Orte-Falconara – ha aggiunto ancora l’assessore – grazie al protocollo di intesa Umbria-Marche-RFI-MIMS, con un investimento di 1,231 miliardi di euro prevede interventi volti alla velocizzazione dell’intera direttrice e al raddoppio fisico della tratta Terni-Spoleto entro il 2030 sia per favorire l’incremento passeggeri che quello merci Nord-Sud.”