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Verdura surgelata: la più amata in Italia Molto amati da noi italiani anche la frutta e la verdura fresche, che però sono meno nutrienti dei prodotti sottozero

di Alessandro Pignatelli
04/11/2021
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Nel 2020 abbiamo superato i sei milioni di tonnellate consumate di frutta e verdura, pari a 233 chili a famiglia. Leader del settore dei ‘sottozero’ sono i vegetali, che rappresentano oltre il 42 per cento del consumo domestico degli alimenti surgelati; nei primi otto mesi del 2021 hanno un andamento sostanzialmente stabile sull’anno precedente. Nel 2021, al contrario, si sta registrando un calo nel consumo di frutta e verdura fresche. In crescita, la frutta ‘frozen’: nel 2020 +6,2 per cento.

I dati arrivano dall’Iias, Istituto italiano alimenti surgelati, che ha stilato un rapporto di un cibo sempre più apprezzato dagli italiani. “La pandemia ci ha reso più consapevoli e attenti a quello che mangiamo – commenta Giorgio Donegani, presidente Iias – nell’ultimo anno, il cibo è divenuto motore dei cambiamenti delle abitudini alimentari degli italiani. Con l’aumento del tempo trascorso in casa, la ritrovata voglia di fare la spesa, cucinare e sperimentare nuove ricette, oggi ‘mangiare’ non è solo una semplice necessità. Il cibo è divenuto sinonimo di soddisfazione e di piacere, di condivisione e convivialità, ma anche di salute e cura di sé. E proprio in quest’ottica, molti hanno colto l’occasione per modificare in meglio il proprio regime alimentare: il 53% ha aumentato il consumo quotidiano di frutta e verdura; un incremento che ha inciso positivamente soprattutto sul comparto frozen: nel 2020, infatti, i vegetali surgelati hanno registrato una crescita a doppia cifra
(+10,5% sul 2019) con 251.940 tonnellate commercializzate”.

Voglia di prodotti salubri e salutari, ma anche di risparmiare e contenere gli sprechi, il bisogno di una gratifica quotidiana, sostenibilità sociale e ambientali: ecco i motivi principali degli acquisti nel comparto alimentare. A guidare la crescita dei vegetali sottozero sono in particolare quelli preparati (+24,2 per cento), poi zuppe e minestroni (+15,4 per cento). Cresce anche il consumo di proteine vegetali. Secondo le rilevazioni recenti di Coop-Nomisma, sul mercato arrivano nuovi prodotti per nuovi consumatori, e tra questi non mancano i prodotti surgelati a base vegetale, che nel 2021 salgono del 35 per cento.

Già nel 2019, Eurispes aveva rilevato l’incremento dei flexitariani (chi preferisce proteine vegetali nella dieta); nel 2020, i vegani in Italia sono aumentati del 9 per cento, cosicché gli italiani che seguono questa dieta ora sono 1,5 milioni. Stando agli ultimi dati del Rapporto Coop, il paniere delle proteine vegetali è oggi quello con la migliore performance: +3,1 per cento nel primo semestre 2021, contro un +2,6 per cento delle proteine animali.

Come fanno sapere Oms e Fao, per prevenire cancro, diabete, malattie cardiocircolatorie e obesità, ma anche per ovviare alla carenza di micronutrienti, ogni individuo dovrebbe consumare almeno 400 grammi di frutta a verdura al giorno. Siccome i prodotti freschi deperiscono in fretta, ecco che si punta sui surgelati.

“Pensare che i prodotti vegetali freschi siano più sani e nutrienti di quelli surgelati è errato – afferma la nutrizionista Elisabetta Bernardi – Se non si può fare la spesa quotidianamente, alternare fresche
insalate a verdure cotte surgelate è un’ottima abitudine da adottare per preservare un regime alimentare sano”. “Un recente studio – conclude Bernardi – ha dimostrato che frutta e ortaggi surgelati sono, in molti casi, più nutrienti dei freschi. Gli autori della ricerca hanno misurato, per oltre due anni, il contenuto nutrizionale di tre tipi di prodotti: freschi, surgelati e freschi ma a cinque giorni dalla raccolta; broccoli, cavolfiori, fagiolini, piselli, spinaci, mirtilli e fragole surgelate avevano un contenuto di vitamina C, beta carotene e folati maggiore rispetto ai freschi conservati per qualche giorno. Pertanto, mentre i prodotti freschi “appena colti” contengono sicuramente le più alta quantità di sostanze nutritive in assoluto, una volta a casa vincono invece i surgelati, perché questi ultimi vengono lavorati a poche ora dalla raccolta”.

I vegetali freschi sono alleati anche contro gli sprechi. Hanno infatti lunga durata di conservazione, ma permettono di utilizzare volta per volta solo quelli che si vogliono consumare. Diventa più facile pure fare la raccolta differenziata e si riduce il consumo di acqua nelle case.

Tags: CDELOCALfruttaSurgelatiVerdura
Alessandro Pignatelli

Alessandro Pignatelli

Giornalista professionista e scrittore, amante della carta stampata come del mondo digitale. Ho lavorato per agenzie stampa e siti internet, imparando nel mio percorso professionale a essere tempestivo, preciso, ma anche ad approfondire con vere e proprie inchieste. Con i new media e i social, ho inserito nel mio curriculum anche concetti come SEO, keyword, motori di ricerca, posizionamento.

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