Il convegno di Confindustria su Sud e Nord, tenutosi alla Stazione Marittima di Napoli il 21 ottobre 2021, ha visto la partecipazione del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Nel suo intervento il governatore isolano ha ricordato i provvedimenti presi per migliorare la scuola usando fondi europei e regionali per 600 milioni di Euro.
Una delle priorità riguarda la lotta alla dispersione scolastica che in Sicilia è superiore alla media nazionale: potenziamento del tempo pieno nelle scuole elementari e medie delle zone più problematiche, interventi per anticipare il percorso di scolarizzazione, aumento delle Fondazioni ITS formate da università, istituti tecnici e aziende per formare diplomati in settori strategici dell’economia.
Particolare attenzione è stata data all’orientamento universitario nelle scuole superiori, all’alternanza scuola-lavoro presso le aziende della regione e all’erogazione di borse di studio. Una nota dolente riguarda la scarsità di asili nido e scuole dell’infanzia, con il ministro Bianchi che ha promesso interventi.
La Sicilia ha una popolazione scolastica elevata dovuta all’età media inferiore a quella nazionale: secondo l’Istat Palermo e Catania sono rispettivamente la seconda e la terza città d’Italia con la maggior percentuale di minorenni. Purtroppo i dati sono negativi per quanto riguarda l’abbandono scolastico, il cui tasso è del 19,4% rispetto a una media nazionale del 13,1%. Va però sottolineato che il trend mostra un sostanziale miglioramento e il gap con le altre regioni va diminuendo anno dopo anno.