Yes I Start Up: il Veneto cresce grazie al progetto

Yes I Start Up e SELFIEmployment sono due programmi ambiziosi, attuati dall’Ente nazionale per il microcredito (Enm), in accordo con Anpal Agenzia nazionale politiche attive del lavoro, e Invitalia, all’interno del PON IOG e del PON SPAO dell’Unione Europea. Si rivolge ai Neet sotto i 29 anni e, da quest’anno, anche agli over 30, donne inattive e disoccupati di lunga durata.

Negli ultimi quattro anni e mezzo, questi progetti di finanziamento e di accompagnamento hanno permesso di avviare al lavoro 3 mila persone, di dare il via a 1.500 aziende, di cui 400 durante la pandemia (tra il 1° marzo 2020 e il 15 settembre 2021), metà delle quali guidate da donne, per il 74 per cento sotto i 30 anni e, in buona parte, alla prima esperienza.

Il Veneto è stata una delle regioni più attive, con il 41 per cento di imprese a guida in rosa. Oggi, dalla 10, ne hanno parlato durante il webinar organizzato dall’Ente nazionale microcredito, moderato dal giornalista Gianluca Schinaia, a cui prendono parte, per l’Ente, Nicola Patrizi, il project manager di Yes I Start Up, Giancarlo Proietto, il presidente Unioncamere del Veneto, della Camera di Commercio Treviso Belluno e vice presidente nazionale di Unioncamere, Mario Pozza, il coordinatore operativo, Stefano Battaggia, e l’agente territoriale, Mario Crepet. A raccontare le loro esperienze come nuove imprenditrici del programma Alessia Zito e Anna Meneghetti, di Treviso e di Padova, rispettivamente ora alla guida di un pet shop e di un negozio di abbigliamento. Ci sono anche personalità eccellenti dell’imprenditoria veneta, come Elisabetta Armellin (E-CODEsign) e Giorgia Caovilla (Ojour Luxury Shoes). L’evento era fruibile online.

Il presidente di Unioncamere del Veneto, Mario Pozza, commenta così l’iniziativa: “È uno strumento importante per favorire la nascita di start-up a guida femminile, che come raccontano le storie di oggi rappresentano un esempio di eccellenza ed innovazione. Per il sistema camerale le start-up hanno un ruolo strategico per il sistema economico locale, perché in grado di portare energia nuova e dare opportunità a tutti quei giovani che vogliono fare impresa. Sono certo che la giornata di lavori di oggi sarà stato un momento di approfondimento importante, ma anche uno stimolo e un incentivo in grado di dare un impulso a questo tipo di imprese”.

Elisabetta Armellin, ideatrice di E-CODEsign, dice: Il coraggio abbinato a un grande sogno, sono questi gli ingredienti della mia ricetta, cucinata sempre con grande determinazione”.

Secondo l’ultimo rapporto annuale dell’Istat, nel 2020 i neet italiani erano 2,1 milioni su un totale di 9,8 milioni dei 27 Stati membri Ue. Per oltre il 23 per cento si tratta di giovani italiani tra i 15 e i 29 anni. Siamo il Paese con il record europee per presenza di Neet, quelli tra i 25 e i 29 anni sono la fetta più grossa (oltre il 30 per cento).

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