Agosto è stato un mese caldissimo, con temperature ancora molto alte, e questo ha permesso alla frutta di esplodere letteralmente, mentre la verdura ha sofferto il buco produttivo e ha avuto prezzi in crescita. La IV – V Gamma si è confermata la categoria con la crescita più solida nel 2021 e quella con potenziale maggiore.
Nel mese di agosto, il reparto ortofrutta ha proseguito nella scia positiva, con vendite che sono state in crescita rispetto al 2020, sia dal punto di vista dei consumi sia, soprattutto, di spesa. La verdura, però, ha perso in volume, con prezzi di oltre otto punti superiori all’anno passato. Vediamo ora la situazione categoria per categoria.
La frutta ha avuto un incremento del 3,7 per cento a valore e del 2,3 per cento a volume, con le pesche nettarine che hanno fatto segnare +3,9 per cento a valore. Le angurie vanno in positivo sia a valore (+2,7 per cento) sia a volume (+4,1 per cento). I meloni pareggiano a valore e guadagnano moltissimo a volume (+12,1 per cento, calo del mix prezzi di oltre 12 punti). L’uva, dopo mesi vissuti alla grande per il prodotto senza semi estero, cala (-10,5 per cento a valore, -16,6 per cento a volume). Bene le banane (+3,6 e +7,1 per cento). Le albicocche addirittura vanno oltre il 100 per cento per volume e valore. I kiwi guadagnano il 9 e il 3,9 per cento, prugne e susine sono in forte perdita (-5,6 e -8,2 per cento).
Passiamo alle verdure. I primi dieci prodotti, carote a parte, sono in positivo a valore e spesso in flessione per il volume. Si tratta di una situazione tipica quando c’è mancanza di prodotto.
Nel progressivo da gennaio, frutta a verdura hanno trend poco sopra lo zero. Si distingue la IV – V Gamma, con vendite anche superiori rispetto al pre-covid, in ogni mese dell’anno, quindi anche ad agosto. Anche le verdure da cuocere si sono riprese dopo il lockdown. L’esempio della IV-V Gamma deve far riflettere. Dopo mesi in cui i clienti dei supermercati erano sostanzialmente impossibilitati ad acquistarla, a causa di una shelf life che ne limitava la scorta, i trend tornano ad esplodere e lo fanno con una solidità mai vista. Questa categoria ha ancora un potenziale enorme inespresso dato da una base di “veri” utilizzatori (ovvero chi la compra almeno settimanalmente) ancora molto bassa. Ma è chiaro che è il futuro dell’ortofrutta. I clienti, infatti, si stanno sempre più rivolgendo verso le soluzioni e il servizio un po’ per il ricambio generazionale un po’ per la modificazione degli stili di vita.