“Con l’intesa di oggi si conclude un percorso virtuoso sotto il profilo del costruttivo confronto con le parti e a lungo caldeggiato dalla Regione Marche, a sostegno dei lavoratori marchigiani licenziati da unità produttive ubicate nei comuni dell’area di crisi che per parecchi mesi erano rimasti sprovvisti dell’ammortizzatore riconosciuto ai soli lavoratori della parte abruzzese dell’Accordo di programma Piceno Val Vibrata”. Parole dell’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi che, ieri pomeriggio insieme al collega al Bilancio e alle aree di crisi complessa Guido Castelli, ha firmato con l’Inps e le parti economiche e sociali (Confindustria Marche, Confartigianato Marche, Cna Marche, Claii Marche, Confcommercio Marche, Abi Marche, Confesercenti Marche, Confcooperative, Agci Marche, Confprofessioni, Cgil Marche, Cisl Marche, Uil Marche, Ugl, Confapi Marche, Lega Coop Marche) l’intesa per prorogare la mobilità in deroga 2021.
Lo scorso 5 maggio era stato firmato un analogo accordo per la proroga della mobilità 2020, grazie al quale l’Inps prontamente ha liquidato ciò che spettava ai 194 lavoratori richiedenti.
“Il Piceno fa da apripista ad una modalità di accordo molto valido – ha sottolineato Castelli – e vorremmo che l’area di crisi complessa del Piceno diventasse un’infrastruttura modello di sperimentazione, confronto e laboratorio di studio per altre realtà e per tenere sotto attento monitoraggio i fenomeni appena si affaccino esigenze di intervento.” Castelli ha poi ringraziato le parti sociali e i funzionari della Regione per il complesso lavoro e il clima di collaborazione che ha portato alla sottoscrizione dell’Intesa.
Sono interessati all’accordo quelli stessi lavoratori che già hanno usufruito dell’accordo di maggio, ovvero chi al 1° gennaio 2021 era stato beneficiario di mobilità ordinaria (ex legge 223/91) o mobilità in deroga (ex legge 92/2021), scaduta o in scadenza nel 2021. Le risorse per il finanziamento sono quelle già stanziate dalla Legge di Bilancio dello Stato 178 del 13/12/2020, per la Regione Marche consistenti in più di 16 milioni di euro. Con l’accordo per l’area di crisi complessa firmato ieri, ne verranno utilizzati circa quattro milioni.
Le domande di mobilità in deroga vanno presentate dai lavoratori interessati entro il 6 novembre 2021. La domanda va inoltrata telematicamente alle sedi Inps competenti per residenza e, poi, via Pec, al Centro per l’impiego nel cui territorio è situata o era situata la sede dell’azienda che ha effettuato il licenziamento. I pagamenti sono anche questa volta condizionati alla partecipazione al programma di politiche attive della Regione che prevede, nella prima parte, la convocazione presso i Centri per l’impiego competenti (Ascoli Piceno e San Benedetto del Trento), la verifica della sussistenza di un Patto di Servizio Personalizzato in corso di validità o, in assenza, la stipula del Patto e, successivamente, l’erogazione delle politiche attive a cura dei servizi specialistici di orientamento e di incrocio domanda – offerta. Lo scopo è facilitare il reinserimento del lavoratore nel mondo del lavoro (supporto alla redazione del curriculum vitae, ricerca attiva del lavoro) così come la comunicazione al lavoratore delle opportunità offerte dei bandi regionali che prevedono percorsi formativi e misure di politica attiva del lavoro (tirocini, borse, auto imprenditorialità), a valere sui fondi regionali ed europei.