L’Umbria si candida sempre di più come il cuore ‘verde luppolo’ dell’Italia. Il nuovo progetto di Filiera verrà presentato, con una prima iniziativa pubblica, venerdì 24 settembre a Città di Castello a Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, dalle ore 11, alla presenza di realtà importanti, istituzionali e d’impresa.
Non è stata decisa a caso la location dell’Altotevere, zona molto vocata alla coltivazione del luppolo, in un’ottica di sviluppo sostenibile a livello ambientale ed economico. La Regione Umbria crede fortemente nel progetto, avendolo inserito nella Misura 16.4.1 del Piano di sviluppo rurale (Psr).
L’Umbria vede la fusione di tre soggetti, Luppolo Made in Italy, Gruppo Cooperativo Agricooper e Deltafina srl, unitisi in una nuova Associazione di imprese, che ha il compito di portare il luppolo alla conquista del mercato globale. La nuova figura è sostenuta dall’assessorato alle Politiche agricole della Regione Umbria, come annunciato da Roberto Morroni, che vuole inserire la filiera del luppolo tra quelle strategiche dell’Umbria, dopo quelle del nocciolo, del tartufo e dell’ulivo.
L’intervento più atteso, venerdì 24 settembre, è proprio quello dell’assessore regionale. A presentare gli obiettivi dell’Associazione sarà Stefano Fancelli, presidente della Rete Luppolo Made in Italy e dell’omonima società, Luppolo Made in Italy Srl, che ha il compito di capofila. Parleranno anche Luca Stalteri, produttore biologico di luppolo, agronomo esperto e rappresentante della Luppolo Made in Italy, i rappresentanti di Deltafina srl e del Gruppo Cooperativo Agricooper.
Interverrà Matteo Bartolini, presidente di Cia Umbria, che dall’inizio ha creduto al progetto e che lo sostiene. E ancora: Vincenzo Vizioli (Aiab), Lorenzo Grifoni (Aboca) e Roberto Giangrande (Conaf). Al termine dell’iniziativa pubblica, è prevista una degustazione di birre artigianali prodotte con il luppolo umbro e una Hop Experience, ossia un’esperienza sensoriale unica alla scoperta di questa coltura.