La cumulabilità del credito di imposta e la revisione dei prezzi rispetto al Psr sono stati al centro di una videoconferenza che si è tenuta nella tarda mattinata di ieri, cui hanno preso parte il ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli e l’assessore all’agricoltura della Regione Puglia Donato Pentassuglia.
“L’assessore ha caldeggiato due temi del Psr sui quali Confagricoltura Puglia ha da tempo una grande attenzione, perché toccano direttamente la possibilità da parte delle aziende di concretizzare investimenti utili a superare il momento di crisi economica”, sottolinea il presidente di Confagricoltura Puglia, Luca Lazzàro.
Il primo punto riguarda dunque la cumulabilità del Psr con il credito di imposta. In buona sostanza, al momento se un agricoltore è beneficiario delle misure del Programma di sviluppo rurale non può fruire di nessun altro aiuto compreso il credito di imposta. “Confagricoltura Puglia – evidenzia Lazzàro – ha sempre chiesto proprio sulla tematica del cumulo con il credito di imposta di verificare la possibilità di avere un’interpretazione più estensiva a beneficio degli imprenditori agricoli e oggi finalmente questa istanza è arrivata al ministro competente”.
L’altro tema che è stato affrontato dall’assessore Pentassuglia è quello della revisione dei prezzi. Tra le conseguenze più preoccupanti della pandemia covid vi è sicuramente l’aumento dei prezzi delle materie prime che, in certi casi, è ingrossato a dismisura. Questi aumenti si stanno riversando a cascata sui prezzi dei prodotti finiti, con particolare riferimento a macchine e attrezzi agricoli. Ciò causa un forte squilibrio tra la spesa ipotizzata dai beneficiari (o potenziali tali) dei finanziamenti previsti nelle misure strutturali del PSR Puglia 2014-2020 al momento della presentazione dei preventivi che hanno corredato le domande di Sostegno e quanto offerto al momento dal mercato.
“L’assessore – conclude Lazzàro – ha portato all’attenzione del ministro Patuanelli anche questo delicato tema caldeggiato da Confagricoltura Puglia. Senza modificare l’impegno di spesa totale preventivata, ne aumentando le risorse finanziarie, è stata chiesta la possibilità di attivare una sorta di procedura di revisione dei prezzi, eventualmente attraverso l’ausilio della presentazione di nuovi preventivi”.