I dispositivi medici della “Medical Division srl” rispondono a ottime caratteristiche di qualità per migliorare l’acqua di rubinetto

L’80% della popolazione non ha una buona idratazione e questo in gran parte dipende dalla qualità dell’acqua che si beve. Occorre, infatti, il giusto equilibrio tra sali minerali e tasso di alcalinità. Da qui l’importanza di fare ricorso – come consigliano gli esperti della “Medical Division srl”, azienda leader nel settore – a dispositivi medicali attraverso cui ovviare alle carenze dell’acqua di rubinetto ed a quelle dell’acqua imbottigliata.

Proprio la Medical Division, tra l’altro, aggiorna costantemente i dati a disposizione grazie ai dati raccolti durante le “Giornate della Salute” organizzate proprio da questa azienda in ogni parte d’Italia.

“Non è semplice – afferma la dott.ssa Bernadette Tamma, amministratore della società – far comprendere alle persone che i problemi di idratazione non si limitano soltanto alla scarsa quantità di acqua ingerita. Conta molto, infatti, anche ciò che si beve, in quanto i liquidi non hanno tutti gli stessi valori e non sono utili allo stesso modo al corpo umano.

Le bevande gassate, ad esempio,  spesso contengono molti zuccheri e quindi sortiscono un effetto di disidratazione, a totale discapito della nostra salute”.

In realtà, il problema si pone anche con molte acque minerali imbottigliate a cui è decisamente preferibile l’acqua del rubinetto, sia pure attraverso l’utilizzo di dispositivi, come quelli che costruisce la Medical Division, che contribuiscono a migliorarne la qualità anche attraverso un processo di decontaminazione e, in ultimo, di restituzione di minerali fondamentali per la nostra salute.

A tutti i vantaggi già citati, l’utilizzo di dispositivi medicali per purificare l’acqua di rubinetto contribuisce a migliorare l’ambiente in quanto si riduce il consumo di bottiglie di plastica e si risparmia carburante per il trasporto.

Oggi, peraltro, l’acquisto di un dispositivo medicale consente di usufruire di un contributo statale del 50% in credito di imposta, a cui si aggiunge un altro 19% in quanto si tratta di un dispositivo medico.

Un motivo in più per ricorrere a questo sistema per bere meglio e inquinare meno.

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Leggi l’articolo Ansa  Medical Division: migliorare la qualità dell’acqua potabile attraverso l’uso di dispositivi medicali

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