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Incendi Italia: Coldiretti, stato d’emergenza è primo passo

Coldiretti giudica positivamente lo stato di emergenza deciso dall’ultimo Consiglio dei ministri in merito agli incendi che hanno colpito in particolare alcune regioni italiane. “E’ un primo passo positivo per il piano di ricostruzione e di aiuti economici alle aziende agricole e agli allevamenti devastati dai roghi, con decine di migliaia di ettari di boschi e macchia mediterranea inceneriti dalle fiamme, animali morti, alberi carbonizzati, oliveti e pascoli distrutti, la tragica perdita di vite umane tra gli agricoltori e danni stimati in quasi un miliardo di euro”.

Ogni incendio costa agli italiani più di 10 mila euro a ettaro tra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostruzione dei sistemi ambientali ed economici, in un arco di tempo che arriva a 15 anni.

Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, pungola: “Occorre anche intervenire per ridare sostenibilità economica e sociale al lavoro dei boscaioli impegnati quotidianamente nella pulizia e nella salvaguardia dell’ambiente”. E aggiunge: “Considerato che 6 roghi su 10 in Italia sono di origine dolosa, per salvare il patrimonio forestale contro le speculazioni sull’uso dei terreni distrutti dalle fiamme è fondamentale combattere le speculazioni estendendo il divieto di cambio di destinazione d’uso delle aree boschive e dei pascoli percorsi dal fuoco anche ai terreni agricoli”.

Le Regioni, coordinandosi con il ministero delle Politiche agricole, provvedano alla ricognizione dei danni e delle aree colpite con il ristoro delle perdite subite dagli agricoltori e dagli allevatori che, in molti casi, rischiano di non poter continuare l’attività. “Per il patrimonio boschivo servono aiuti massicci, attuabili anche con i fondi del Pnrr, così come fortemente auspicabile è l’attivazione immediata delle misure previste dai Piani di sviluppo rurale regionali”.

“Occorrono interventi strutturali per ricreare le condizioni economiche e sociali affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di vigilanza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli anche nei confronti delle azioni criminali che sono un danno per l’intera collettività – dice Prandini – L’intervento dello Stato deve saper accompagnare l’imponente azione di solidarietà messa in moto dagli agricoltori della Coldiretti da tutto il Paese per aiutare i colleghi colpiti dalle fiamme, anche con il contributo determinante di Consorzi Agrari D’Italia (Cai) e di Bonifiche Ferraresi che hanno messo a disposizione mangimi per l’alimentazione degli animali sopravvissuti”.

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