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La Regione dell’Umbria guida la transizione ecologica. Fioroni: “Contributi per le aziende per tre milioni e mezzo di euro.

Approvate dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico Michele Fioroni, le linee guida del Bando Energia 2021. La misura rientra nella manovra regionale “smart attack” e punta a far ripartire quegli investimenti a supporto delle aziende nella transizione ecologica e nella riduzione delle loro emissioni.
Sono stati stanziati 3,5 milioni di euro, con una riserva di 1 milione di euro dedicata all’area di crisi complessa Terni – Narni. I beneficiari della misura sono sia PMI che Grandi Imprese e verranno finanziati i progetti finalizzati all’efficienza energetica e all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili destinate all’autoconsumo.
Sono ammissibili progetti con una spesa minima di 50.000 euro e il contributo massimo erogabile arriva a 500.000 euro. Il finanziamento previsto è un contributo a fondo perduto del 30% per le grandi imprese, del 40% per le medie e del 50% per le piccole e i progetti dovranno essere realizzati entro un anno.
La procedura utilizzata è lo sportello valutativo, per cui l’ordine di istruttoria verrà creato in base a un indice di intervento proposto dalle imprese e verificato dall’ufficio territoriale dell’ENEA. L’indice premierà in modo particolare i progetti che garantiscono la maggiore efficienza energetica al minor costo e si prevedono elementi di premialità per imprese femminili, certificazioni energetiche e in base alla dimensione d’impresa.
Tra le novità introdotte c’è l’utilizzo del costo standard in fase di domanda, un cambiamento importante che permetterà di accelerare i tempi di rendicontazione, a favore delle imprese.
“Aggiungiamo oggi un altro tassello della manovra Smart Attack – sottolinea l’assessore Fioroni – con un bando che supporti le imprese nel loro processo di decarbonizzazione”.
“Le misure messe in campo ad oggi sono tante – rileva – La Regione sta offrendo alle aziende la possibilità di scegliere e programmare progetti complessi, che le aiutino nel processo di duplice transizione, ecologica e digitale, su cui si basa la ripresa a livello nazionale ed europeo e su cui deve fondarsi anche il percorso dell’Umbria, per tornare a essere un’economia veramente competitiva”.

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