Hanno giocato con la magia delle parole. Dimostrando anche di essere attenti osservatori dei fatti e dei comportamenti, nonostante appartengano alla generazione 3.0, quella dei giovani internauti, pronti districarsi senza soste tra telefoni cellulari e computer portatili.
Bariseranews School, il concorso ideato e realizzato dalla testata on line in collaborazione con il Med, l’associazione Media education, è arrivato al traguardo. Una sessantina i giornalisti in erba, in rappresentanza di otto istituti scolastici (3° Cd “G. D’Annunzio”, Trani; Ic “Balilla – Imbriani”, Bari; Ic “Ceglie – Manzoni Lucarelli”; Ic “Japigia 1 – Verga”, Bari; Ic “Mazzini – Modugno”, Bari; Ic “Tattoli – De Gasperi”, Corato; Scuola secondaria di I grado “Michelangelo”, Bari; Iiss “Marco Polo”, Bari) che si sono divertiti a trasformare le parole in testi e i testi in articoli. Nella hit parade dei più prolifici spiccano l’Ic “Japigia 1 – Verga” con 17 articoli, seguito dall’Ic “Balilla – Imbriani” con 11 articoli.
Gli argomenti sono stati scelti dai ragazzi, coordinati da Lucio D’Abbicco, nel ruolo di appassionato supervisore. E loro, usando le giuste parole – in tempi di fake news non è poco – sono riusciti a comunicare nel modo migliore idee e pensieri, scomodando addirittura Confucio: “Senza conoscere la forza delle parole, è impossibile conoscere di più”. Così hanno descritto un personalissimo mondo fatto di desideri e paure, di immaginazione e vita. Dall’utilizzo corretto dei social, alla tutela dell’ambiente, passando per il razzismo. La “casa della creatività” che è diventata il sito Bariseranews.it, ha preso vita giorno dopo giorno, animata dai suoi inquilini.
Non è stato facile per la giuria tecnica, presieduta dal direttore della testata, Michele Salomone, scegliere gli articoli migliori. Per l’impegno e la scrittura dimostrati dagli autori il podio avrebbe dovuto contenere più gradini. Alla fine, applausi e riconoscimenti per tutti.