La Brexit fa calare di brutto l’export italiano verso il Regno Unito. Siamo al -12,7 per cento nel primo trimestre post Brexit rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’analisi è stata effettuata da Coldiretti sulla base dei dati Istat sul commercio estero relativi al mese di marzo 2021.
I prodotti italiani più esportati in Gran Bretagna sono gli alimentari, poi i mezzi di trasporto, l’abbigliamento, i macchinari e apparecchi e metalli. A diminuire sono pure le importazioni da oltremanica. Parliamo di un deciso -23,3 per cento relativo a mezzi di trasporto, prodotti chimici e macchinari e apparecchi.
Le più importanti criticità, per gli esportatori, riguardano le procedure doganali e sono legate all’aumento dei costi di trasporto dovuti a ritardi e controlli maggiori. A pesare sono gli ostacoli burocratici e amministrativi che frenano gli scambi commerciali. A marzo, però, c’è stata un’inversione di tendenza, con un aumento del 14,4 per cento nelle esportazioni e del 30,7 nelle importazioni. Non bastano però a colmare le perdite dei due mesi precedenti, febbraio e gennaio.