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Energia dalle sanse? Si può! Anzi si deve. Unaprol e FOA Italia hanno incontrato il Mise per la valorizzazione delle sanse di oliva umide

di Marcello Guerrieri
15/04/2021
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Il biocarburante? Una integrazione importante e intelligente a benzine e nafte anche per il fatto che si parla di produrlo anche dalle sanse di oliva, materiale di risulta e non inquinante se smaltite con velocità. Per questo si è svolto ieri, 14 aprile, l’incontro con il Comitato tecnico consultivo sui biocarburanti presso il Ministero dello Sviluppo Economico richiesto da Unaprol sul tema della valorizzazione delle sanse di oliva umide per la produzione di biocarburante avanzato.
Il tema della destinazione energetica di questo importante sottoprodotto della lavorazione delle olive è da tempo nell’agenda di Unaprol che – già lo scorso anno – aveva messo in evidenza come la sospensione degli ecoincentivi destinati agli impianti per la produzione di biogas avesse causato nella campagna olearia 2019/20 la rescissione dei contratti di conferimento a titolo oneroso delle sanse umide provenienti dai frantoi oleari, con gravissime conseguenze economiche, ambientali e sulla qualità del prodotto.
Le sanse, infatti, se non vengono rapidamente allontanate e riutilizzate in processi virtuosi come la produzione di agroenergia, si trasformano di fatto in rifiuti speciali e possono rallentare l’attività dell’intera filiera produttiva olivicolo-olearia fino a bloccarla, convertendosi da risorsa economica in costo netto a carico delle imprese. La destinazione energetica, al contrario, oltre ai benefici in termini di circolarità e sostenibilità ambientale, garantisce certezza, capillarità e continuità del ritiro delle sansa, permettendo ai frantoi che non beneficiano di contratti di conferimento ai sansifici di lavorare senza interruzione, ottimizzando quindi il processo produttivo e riducendo al minimo i tempi di giacenza delle olive, con netto vantaggio in termini di qualità finale dell’olio prodotto.
L’appello di Unaprol ha trovato piena disponibilità e sensibilità da parte delle Istituzioni e questo ha reso possibile ottenere l’inserimento delle sanse bifasiche delle matrici per la produzione di biometano avanzato.
“L’incontro di oggi – dichiara David Granieri – è stato per noi innanzitutto l’occasione per ringraziare il Comitato tecnico consultivo sui biocarburanti per il prezioso lavoro svolto a favore dell’intera filiera olivicola-olearia italiana. La conferma degli incentivi all’impiego delle sanse umide come matrici per la produzione di agroenergia costituisce infatti a nostro avviso un segno tangibile di attenzione, non solo nei confronti della rete di frantoi italiani, la più estesa e capillare d’Europa, ma anche di tutta la catena produttiva della quale i frantoi stessi costituiscono il cuore.
Grazie alla sensibilità dimostrata dalle Istituzioni competenti ed alla stretta collaborazione avviata, le imprese frantoio hanno oggi la possibilità di scegliere liberamente se conferire le sanse agli impianti di produzione di biocarburante o ai sansifici, valorizzando in entrambi i casi un sottoprodotto di importanza primaria e contribuendo alla sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica della filiera produttiva. La prossima sfida è adesso la conferma in sede europea della tabella delle matrici, una sfida nella quale Unaprol continuerà a mettere tutto il proprio impegno.”

Tags: GranieriLaziooliiSanseuliviUnaprol
Marcello Guerrieri

Marcello Guerrieri

Esercita la professione di giornalista da oltre trent’anni: ha esordito con la cronaca locale per la redazione ternana de il Messaggero, per la quale ha anche curato, per un lungo periodo, pure gli aspetti sindacali ed economici delle aziende della provincia di Terni. Collabora tuttora col giornale romano. Ha seguito sin dall’inizio, l’evoluzione dei nuovi media, curando numerosi siti come quello di “Terninrete”

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