La pandemia da Covid-19 non ha persuaso gli italiani a rinunciare al “ritocchino”. Anzi, in certi casi l’ha perfino aumentata, dopo il lockdown, quando il desiderio di ripartire ha fatto crescere anche il bisogno di un rinnovamento esteriore. In percentuale si potrebbe dire che le richieste sono aumentate di oltre il 30%, come conferma anche il dott. Fabio Quercioli, specializzato in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica all’Università di Firenze: “l’interesse dei pazienti è effettivamente cresciuto, ed abbiamo notato un aumento di circa un terzo delle richieste di intervento, motivate soprattutto dal desiderio di prendersi cura di sé per esorcizzare lo stress legato alla pandemia”.
Se quindi è cresciuta la voglia di ricorrere al bisturi per migliorare il proprio aspetto, niente è cambiato dal punto di vista delle zone del corpo che gli italiani scelgono di ritoccare. “Non ci sono state variazioni significative, in merito alle richieste – conferma il dott. Quercioli. – Da alcuni anni, anche grazie alle tecniche innovative in grado di donare risultati duraturi con minori complicazioni ed una ripresa più veloce, l’interesse è volto soprattutto ad interventi di mastoplastica additiva, liposuzione e addominoplastica, per quanto riguarda il corpo, blefaroplastica, lipofilling e lifting per il viso”.
Anche il target della clientela è rimasto pressoché invariato, anche se negli ultimi anni si è registrato un deciso aumento di richieste da parte di ragazzi molto giovani. “Il desiderio di bellezza e di prendersi cura del proprio corpo non è cambiato – spiega Quercioli – come sempre c’è una prevalenza di richieste femminili per quanto riguarda la medicina estetica antiage, filler e tossina botulinica o peeling per le macchie, mentre chirurgia e trattamenti localizzati per i maschi riguardano prevalentemente il rimodellamento dell’addome e la riduzione del grasso localizzato. In questi mesi si è riconfermata una tendenza che già avevamo osservato, l’aumento delle richieste da parte di ragazze molto giovani che, anche a causa di una maggior permanenza sui social, tendono a ricercare un’ideale di perfezione fisica. L’importante, in questi casi, è affidarsi alla serietà e alla professionalità dello specialista, che deve essere capace di negare un trattamento, di fronte ad aspettative poco realistiche o inadeguate, che andrebbero a turbare l’armonia dell’aspetto e dei lineamenti”.