Prosciutto di Parma: approvato il Piano di regolazione dell’offerta

Il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha approvato il Piano di regolazione dell’offerta del Prosciutto di Parma per il periodo 2021-2023. Il Piano entrerà in vigore il prossimo 1° gennaio e si tratta di uno strumento fondamentale per lo sviluppo del comparto del Prosciutto di Parma nel mercato alimentare italiano e mondiale.

L’obiettivo, come per il piano precedente, è quello di favorire l’adeguamento tra domanda e offerta di prodotto sul mercato, così da assicurare maggiore stabilità a tutta la filiera e una più alta tutela e valorizzazione della qualità del prodotto e del valore intrinseco della Dop a vantaggio del consumatore finale.

Il Piano di Regolazione dà al Prosciutto di Parma l’orientamento per il futuro e vuole andare anche a sanare gli squilibri dovuti alla pandemia, oltre a quelli fisiologici del settore. È un progetto assolutamente da tutelare per il generale benessere dell’intero comparto, dagli allevamenti ai macelli, fino al prosciuttifici.

Vittorio Capanna, presidente del Consorzio, commenta: “Per gestire i volumi produttivi e garantire il giusto equilibrio sul mercato, abbiamo la necessità come produttori di avere un modello operativo che sappia guidarci prevenendo così danni alla filiera e a tutti i suoi operatori. Con il tempo abbiamo imparato a muoverci seguendo le effettive potenzialità del mercato e la sua reale capacità di assorbimento scongiurando possibili situazioni di crisi dovute a uno sconsiderato aumento produttivo. Questo sistema ci permette di operare in modo equilibrato; un equilibrio che è venuto a mancare in passato e che tuttora minaccia di compromettere gravemente il settore a causa dell’emergenza sanitaria”.

Il giro d’affari complessivo del Prosciutto di Parma si aggira su 1,5 miliardi di euro, la pandemia ha seriamente colpito tutta la filiera a causa della chiusura del settore HoReCa e delle riduzione di vendite al bando assistito della Gdo, in particolare durante la prima ondata del covid. È dunque necessario che i prodotti italiani di qualità ricorrano a qualsiasi azione o strumento che possa sostenere l’impresa e la sopravvivenza del settore..

Stefano Fanti, direttore del Consorzio, aggiunge: “Siamo sicuri che questo progetto di programmazione produttiva potrà portare molti vantaggi a tutto il settore e vorrei pertanto ringraziare per il sostegno e la collaborazione il ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e la Regione Emilia-Romagna, che in questo momento di difficoltà operativa anche per la Pubblica Amministrazione hanno approvato in tempi rapidi e con grande sensibilità e attenzione il nostro Piano di Regolazione dell’Offerta”.

Gli obiettivi del Piano di regolazione dell’offerta potranno essere rivisti ogni anno per massimizzare l’efficacia delle misure e allinearle alle condizioni mutevoli di mercato.

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