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Fiepet Confesercenti Trentino: “Bar serali e notturni: servono aiuti” Accorato appello in una lettera inviata al presidente della Provincia e all'assessore provinciale al Commercio

di Alessandro Pignatelli
24/11/2020
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La lettera è arrivata sulla scrivania del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, e dell’assessore provinciale al Commercio, Roberto Failoni. L’appello è quello dei titolari di bar serali e notturni che chiedono di non essere dimenticati.

Walter Bonaventura, vicepresidente di Fiepet Confesercenti, si fa portavoce di una categoria allo stremo. “Siamo quelli che alle 17 o alle 18, tutti i giorni comprese le domeniche, Natale, Pasqua, Ferragosto… aprono le attività per accogliervi, ospitarvi e accompagnarvi nell’ultima parte della vostra giornata – si legge nella lettera – , siamo quelli dove venite con i vostri amici e i vostri amori, siamo quelli dove vi trovate prima o dopo una cena, siamo quelli che danno informazioni ai turisti quando gli uffici sono chiusi, siamo quelli che presidiano le strade delle città la sera e la notte, impedendo che diventino ritrovo di malintenzionati. Siamo quelli che, per farla breve, lavorano duro e fino a notte fonda per permettervi di passare qualche ora di relax, qualche ora in compagnia e in allegria”.

Una categoria nella categoria che si trova, nella difficoltà, ancor più in difficoltà. “Siamo consapevoli che tutto il comparto pubblici esercizi è in grande difficoltà, compresi i nostri colleghi diurni, ma noi lo siamo ancora di più: per noi la chiusura alle 18 è una disgrazia, è una condanna a morte – spiega Bonaventura – A differenza dei nostri colleghi diurni, che a causa delle restrizioni vedono una parziale contrazione dell’orario di apertura e quindi del loro fatturato, noi soffriamo una chiusura totale di fatto e una contrazione del 100% del nostro fatturato e il decreto ristori, procedendo esclusivamente secondo codici ATECO, non tiene conto di questa nostra specificità parificandoci a tutto il comparto. Lo ripetiamo, noi non abbiamo perdite parziali causate dalla restrizione dell’orario: noi stiamo perdendo la totalità del nostro fatturato”.

La lettera e l’appello non vogliono essere una gara “a chi sta peggio”. “Non stiamo ovviamente chiedendo che i nostri colleghi diurni prendano meno di quanto previsto dal decreto, ma chiediamo a gran voce degli aiuti supplementari per le nostre attività serali e notturne. Noi titolari, assieme ai nostri lavoratori, siamo in grandissima difficoltà, e dopo i grandi sacrifici e gli investimenti fatti nei mesi scorsi per adeguarci alle normative molte nostre attività sono a rischio fallimento”.

A Fugatti e Failoni, i titolari di bar serali e notturni chiedono quindi di prendere in considerazione la situazione, “per trovare delle soluzioni immediate ed efficaci come ad esempio integrazioni ai contributi statali a fondo perduto, ulteriori aiuti sugli affitti, garanzia di accesso alla cassa integrazione, blocco delle utenze e degli adempimenti fiscali e previdenziali, che ci aiutino a superare questo difficilissimo periodo. Non ultimo, chiediamo di essere portavoce di questo nostro grido di aiuto presso il governo nazionale”.

Tags: Bar serali e notturniCDENEWSFiepet Confesercenti TrentinoTrentino Alto Adige
Alessandro Pignatelli

Alessandro Pignatelli

Giornalista professionista e scrittore, amante della carta stampata come del mondo digitale. Ho lavorato per agenzie stampa e siti internet, imparando nel mio percorso professionale a essere tempestivo, preciso, ma anche ad approfondire con vere e proprie inchieste. Con i new media e i social, ho inserito nel mio curriculum anche concetti come SEO, keyword, motori di ricerca, posizionamento.

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