Si inserisce tra le iniziative della campagna promozionale “6000 anni di vino in Giappone” la Borsa dei Vini che l’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha allestito nel Paese nipponico. La decima rassegna “6000 Anni di vino italiano”, realizzata in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Tokyo, è un contenitore promozionale che accorpa un significativo numero di azioni di comunicazione e iniziative commerciali dedicate al vino italiano in tutto il Giappone.
Dal 30 novembre al 1° dicembre, secondo un format che dovrà tenere conto delle restrizioni e dei vincoli imposti dall’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, l’evento si svolgerà in versione “phygital”: circa 25 aziende italiane, connesse da remoto ma con postazione espositiva in Giappone, avranno la possibilità di far degustare i propri prodotti agli operatori locali del settore, selezionati dall’Ice tra importatori, distributori, ristoratori e giornalisti, e attraverso la creazione di stanze virtuali dedicate potranno realizzare incontri B2B digitali.
Nel settore del vino si registra il buon risultato del 2019, anno di entrata in vigore dell’Europe-Japan Partnership Agreement, con le importazioni dall’Italia aumentate, in valore, per i vini fermi del 7% e per gli spumanti dell’11,4% rispetto al 2018. L’Italia è il secondo paese fornitore di vini fermi, dietro la Francia e terzo per gli spumanti, dopo Francia e Spagna. Nei primi mesi del 2020, a causa dell’emergenza Covid-19, si è registrata una diminuzione del 25,2% in valore delle importazioni di vino in bottiglia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.