Assisi capofila, insieme a Spello, Nocera Umbra e Valtopina: presentato il progetto per la valorizzazione integrata del parco del Monte Subasio. Progetto approvato e in parte anche finanziato per un valore totale di 81 mila euro, di cui 44 mila provenienti dalla Regione, il resto dalle amministrazioni comunali di cui sopra.
Tutti uniti per un obiettivo, quindi, come vorrebbe la filosofia dell’Associazione dei Comuni per la gestione del parco del Monte Subasio. Con questo progetto, si intende rilanciare il turismo in una regione colpita duramente dal covid: l’idea è realizzare iniziative basate sui criteri di sostenibilità e accessibilità ritenuti dal Masterplan per il turismo dell’Umbria fondamentali per sviluppo e utilizzo delle risorse territoriali dell’area interessata.
Il Parco è grande 7.169 ettari ed è un luogo ottimo per attività di relax e sportive. Nel progetto si parla delle bellezze paesaggistiche (sentieri e itinerari per passeggiate a piedi o in mountain bike). C’è l’accenno ai cammini storici e religiosi (Via di Francesco, Cammino di Francesco, Via Lauretana), agli itinerari come il Sentiero degli Ulivi che porta da Spello ad Assisi. Non solo: il Subasio permette sport estremi come il parapendio o il volo libero e sport outdoor con gli itinerari segnalati (con anche tracciati gps), percorsi e itinerari georeferenziati per trekking a piedi, a cavallo o in bicicletta. C’è il sistema di mulattiere, sentieri e strade bianche, i fenomeni carsici (Mortaro Grande, Mortaro Piccolo, Mortaro delle Trosce, Orrido delle Carceri, bacino carsico di Vallonica), eventi e raduni come l’Assisi bike festival piuttosto che l’e-bike delle Sorgenti a Nocera Umbra.
Intorno al parco del Monte Subasio, poi, ci sono centri storici come Assisi e Spello, tanti borghi e castelli (Armenzano, Costa di Trex, Collepino S. Giovanni). Non mancano, infine, gli eventi di carattere storico, culturale e folcloristico legati a prodotti enogastronomici organizzati nei comuni del parco durante tutto l’arco dell’anno.
Il progetto prevede pacchetti turistici e un piano di comunicazione e di promozione, coinvolgendo partner tecnici e morali individuati collegialmente dai Comuni che partecipano.
“Questo progetto – hanno affermato i sindaci dei 4 Comuni (Proietti, Assisi; Landrini, Spello; Bontempi, Nocera Umbra; Baldini, Valtopina) – è il primo passo concreto verso l’Associazione dei Comuni per la gestione del Parco, l’organismo che ci permetterà a breve di prendere direttamente in mano l’organizzazione, la cura e la tutela di una delle aree più belle della regione. Il Parco ha delle potenzialità enormi e compito delle amministrazioni comunali è di elaborare azioni e piani per restituirlo nella sua interezza alla fruibilità della cittadinanza e per sfruttare al meglio le risorse al fine di attirare turisti, in un momento così particolare per gli effetti economici della crisi dovuta al Covid-19, che possono essere accolti in una condizione di estrema sicurezza”.
C’è stato poi spazio per chiarire la polemica sulle condizioni della strada panoramica che unisce Assisi e Spello: “La strada che arriva all’Eremo delle Carceri – hanno spiegato i sindaci Proietti e Landrini – è provinciale, da quel punto in poi è demaniale, quindi la competenza per la riqualificazione spetta esclusivamente alla Regione; da tempo chiediamo all’ente gestore del patrimonio demaniale, che è la Regione, anche come Comunità del Parco, di riqualificare la strada che porta agli Stazzi, per la verità sono stati sottoposti diversi progetti finanziati ma non sono stati accolti. Ora la strada versa in condizioni disastrose, rappresentando ormai un pericolo. Come Comuni di Assisi e Spello non abbiamo nessuna competenza nella gestione di questa viabilità: anche per questo stiamo perseguendo con forza la via dell’Associazione dei Comuni del Parco, che quando sarà realizzata ci permetterà finalmente di intervenire su questo e altri problemi”.