Bevilacqua (Federnoleggio Umbria): “A settembre pronti allo sciopero”

Il settore che più è stato colpito dalla pandemia e dal lockdown è sicuramente quello del noleggio auto e autobus con conducente. A dirlo chiaro e tondo è il presidente di Federnoleggio Confesercenti Umbria, Federico Bevilacqua, che sciorina anche i numeri, quelli di una vera e propria crisi: “Il settore ha lasciato sul terreno il 90 per cento del fatturato”. Da far tremare i polsi. Anche perché siamo ben lontani da qualche segnale positivo: “La ripresa è ancora di là da venire”.

Il motivo è presto detto: “Per noi il periodo da marzo a giugno è considerato di alta stagione e c’è stata la chiusura di scuole e attività; il secondo periodo positivo è quello di settembre – ottobre, ma le prenotazioni sono poche, diciamo un 10 per cento rispetto al normale”.

Il coronavirus ha modificato il modo degli italiani di andare in vacanza: “Si utilizza il last minute o si va isolati, difficile che si formino gruppi. In questi giorni, poi, si sta parlando del trasporto scolastico. Non ci sono ancora delle vere e proprie linee guida sulla ripresa, se non indicazioni per così dire aleatorie: tipo che a pieno carico si può fare il trasporto solo per un quarto d’ora. Non abbiamo capito bene, attendiamo maggiori delucidazioni”.

Settembre rischia di diventare un mese cruciale per tanti motivi: “Dovremo valutare quante aziende saranno ancora in piedi per il trasporto scolastico? Quello che sappiamo è che al momento ci hanno un po’ presi in giro con i decreti, ma intanto le imprese artigiane hanno dovuto pagare il tfr e la quattordicesima agli autisti, pur essendo ferme da febbraio”.

Potrebbe rappresentare, il mese di settembre, il primo vero scontro con lo Stato: “Penso ci sia una gran voglia di far sentire la propria voce, da parte dei padroncini, con uno sciopero. Consideri che la nostra categoria non ha mai incrociato le braccia. E non venissero a dirci che non si può perché siamo un servizio pubblico”.

Come si esce da questa crisi? “Con un tavolo e una trattativa che includa noi piccoli artigiani. Finora abbiamo assistito ad aiuti a pioggia su grandi compagnie municipalizzate o verso altri settori. I soldi sono arrivati pure a ristoratori e ad albergatori, ma per noi non c’è stato un centesimo. Bisogna fare chiarezza il prima possibile, anche perché la ripresa scolastica è alle porte. Noi non siamo l’ultima ruota del carro e non vogliamo essere considerati come tali”.

Un’agitazione a settembre coglierebbe nel segno: “Sì, penso che ci sarebbero grossi disagi per le scuole e per il trasporto. Ma i padroncini credo non aspettino altro dopo il modo in cui siamo stati trattati”. Chiede l’interessamento almeno della Regione, Bevilacqua: “Visto che lo Stato non fa nulla tranne che promesse, la Regione Umbria oltre che i fondi per gli albergatori, spero pensi anche al nostro settore”.

Luglio e agosto, che per molti sono stati importanti per riprendere, sul noleggio non hanno avuto effetti: “Si sono mosse solo le squadre di calcio di serie A e serie B, ma gli altri sport erano tutti fermi. Il turismo straniero è stato praticamente assente. Abbiamo avuto giusto i centri anziani”. Un piccolo segnale di ottimismo, in fondo, per guardare al futuro con qualche preoccupazione in meno? “A settembre e a ottobre qualcosa si muoverà grazie ai turisti stranieri. L’Italia ha dato segnali di sicurezza in questo senso, non veniamo più considerati gli untori d’Europa come invece è capitato per lungo tempo”.

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