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Rete delle professioni tecniche: istituito monitoraggio sull’equo compenso Firmato il protocollo d'intesa con il ministero della Giustizia. Il compito è monitorare la corretta applicazione dell'equo compenso per le professioni tecniche

di Alessandro Pignatelli
18/07/2020
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E’ stato firmato il protocollo d’intesa tra il ministero della Giustizia e la Rete Professioni Tecniche che prevede l’istituzione del “Nucleo centrale di monitoraggio della disciplina dell’equo compenso per le professioni tecniche vigilate dal ministero della Giustizia”. Il documento è stato firmato dal ministro Alfonso Bonafede e dal Coordinatore della RPT Armando Zambrano.

Il compito del Nucleo, istituito presso il dicastero di via Arenula, è quello di monitorare la corretta applicazione della disciplina in materia di equo compenso per le professioni tecniche, con esclusivo riferimento agli Ordini aderenti alla rete soggetti alla vigilanza del ministero della Giustizia. Il Nucleo centrale di monitoraggio è composto da tre rappresentanti del ministero della Giustizia designati dal Guardasigilli, di cui uno in rappresentanza del Gabinetto del ministro, uno in rappresentanza dell’Ufficio legislativo del ministero ed uno in rappresentanza dell’Ufficio Ordini professionali e albi della Direzione generale degli affari interni afferente al Dipartimento per gli affari di giustizia del ministero, nonché dal Coordinatore della Rete Professioni Tecniche o un suo delegato e da due Consiglieri della medesima.

Per il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, “un compenso che non sia equo lede la dignità del professionista e, inoltre, genera pericolose ricadute sul mercato e in termini di concorrenza”. “Oggi con la nascita del ‘Nucleo centrale di monitoraggio’ – ha aggiunto Bonafede – facciamo un importante passo in avanti perché sia assicurata la qualità dell’attività del professionista e di conseguenza aumenti la tutela dei cittadini e degli utenti”.

“La firma di questo protocollo d’intesa col ministero della Giustizia – ha commentato Armando Zambrano, Coordinatore Rete Professioni Tecniche – è un passaggio di fondamentale importanza. L’equo compenso per i professionisti è un diritto ed è assolutamente doveroso monitorarne l’applicazione. In questo senso, il Nucleo di monitoraggio rappresenta uno strumento importante. Ora dobbiamo porci come obiettivo, altrettanto sacrosanto, di estendere l’applicazione dell’equo compenso a tutti i committenti e alla P.A”.

La Rete Professioni Tecniche, tramite i Consigli nazionali degli Ordini e dei Collegi che vi partecipano, promuove la costituzione di Nuclei territoriali di monitoraggio della corretta applicazione della disciplina in materia di equo compenso. Compito dei nuclei territoriali è quello di acquisire tutte le informazioni su convenzioni, bandi e altri atti di interesse, segnalando al Nucleo centrale eventuali anomalie o violazioni. Quest’ultimo può segnalare all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e ad altre Autorità competenti i comportamenti di committenti privati e pubblici che violano la normativa in tema di equo compenso per le professioni tecniche; proporre iniziative legislative in materia di tutela dell’equo compenso per le professioni tecniche; sollecitare i committenti pubblici e privati segnalati ad adeguare conseguentemente le proprie prassi.

Tags: CDENEWSMinistero della GiustiziaRete professioni tecniche
Alessandro Pignatelli

Alessandro Pignatelli

Giornalista professionista e scrittore, amante della carta stampata come del mondo digitale. Ho lavorato per agenzie stampa e siti internet, imparando nel mio percorso professionale a essere tempestivo, preciso, ma anche ad approfondire con vere e proprie inchieste. Con i new media e i social, ho inserito nel mio curriculum anche concetti come SEO, keyword, motori di ricerca, posizionamento.

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