Artigiani toscani: manca ancora la cassa integrazione di aprile

I quasi 80 mila lavoratori (sui 100 mila complessivi) dell’artigianato toscano per cui le aziende, ben 19 mila, hanno fatto ricorso alle prestazioni di FSBA (la cassa integrazione degli artigiani) a metà di luglio non hanno ancora percepito i compensi di aprile, perché il governo ha trasferito a FSBA solo un terzo delle risorse stanziate per marzo e aprile. “Una situazione inaccettabile” dicono a una voce Cgil, Cisl, Uil, Cna, Confartigianato e Casartigiani della Toscana, che rivolgono al Governo “un appello accorato e preoccupato” per chiedere di “procedere con celerità alla liquidazione di quanto stanziato a maggio” e di “rifinanziare gli ammortizzatori sociali e prolungare le 18 settimane previste attualmente per il Covid”. “Molti di questi lavoratori – spiegano le associazioni – non sono ancora rientrati al lavoro e, quindi, non percepiscono alcunché da tre mesi: una situazione allarmante, profondamente ingiusta e non più sostenibile”.

La risposta di FSBA e dell’ente regionale Ebret è stata sollecita, con una specifica misura Covid introdotta ancora prima che il Governo mettesse mano a misure ad hoc sugli ammortizzatori sociali. Ebret in Toscana ed FSBA a livello nazionale sono stati celeri anche nella lavorazione delle pratiche e ad aprile si è riusciti a mettere in pagamento le prime pratiche di marzo. Sforzi vanificati però dalla mancata erogazione delle risorse necessarie: una volta esaurite (già a marzo) le pur ingenti risorse accantonate da FSBA (circa 250 milioni di euro) ed i primi 60 milioni stanziati dal Governo, tutto si è bloccato per i ritardi dell’Esecutivo. Il 19 maggio è stato deciso il rifinanziamento di FSBA da 760 milioni, necessari per coprire tutto marzo e aprile, ma il trasferimento è stato effettuato solo in parte.

“Ci siamo dovuti scontrare – dicono Cgil, Cisl, Uil, Cna, Confartigianato e Casartigiani – con la impressionante lentezza del Governo nell’erogare le risorse che, sebbene previste nel decreto del 19 maggio, sono arrivate nelle casse di FSBA solo per circa un terzo il 26 giugno. Con questa prima tranche siamo riusciti a completare il pagamento di marzo e circa un quarto del totale di aprile. Ad oggi siamo in attesa, senza alcuna certezza sui tempi, che ci vengano corrisposte le ulteriori due tranche per completare il pagamento di aprile. Mentre non esiste alcuna certezza riguardo ai mesi successivi”.

“Il Decreto di maggio – ricordano le associazioni di lavoratori e imprese – ha vietato i licenziamenti fino al 17 di agosto, in un contesto in cui le aziende lavorano mediamente al 50% del loro potenziale e, in alcuni casi, non lavorano proprio. Il Governo ha, a più riprese, promesso di non lasciare nessuno senza tutele, mentre ci scontriamo con una realtà dove decine di migliaia di lavoratori si trovano a non aver percepito la mensilità di aprile e a non avere alcuna certezza per i mesi successivi: crediamo che la situazione sia allarmante e debba essere affrontata con la massima celerità e determinazione”.

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