Turismo, i Comuni sardi incentivano il ricorso al “bonus vacanze”

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I Comuni turistici sardi scommettono sul bonus vacanze per aiutare le famiglie e la filiera isolana dell’accoglienza. Provando a trasformare la crisi prodotta dalla pandemia in un’opportunità per rilanciare il turismo di prossimità come sbocco possibile per una stagione estiva assai complicata, con un occhio rivolto anche ai mesi di spalla e alla bassa stagione, la consulta degli assessori comunali del Turismo di numerose città isolane guarda al modello su cui si è già portata avanti Santa Teresa Gallura, capofila dello schieramento che da alcuni mesi prova a fare quadrato e a superare la crisi con l’unità.

Il Comune costiero gallurese è quasi pronto per far partire l’iniziativa e acquisire il credito d’imposta da alberghi, bed&breakfast, case vacanze e agriturismo, per dare subito liquidità alle strutture ricettive e alle imprese del settore. La Consulta degli assessori comunali del turismo ha discusso delle opportunità derivanti dal varo di un bonus vacanze per l’economia isolana e per i turisti sardi con Mauro Delogu, avvocato, esperto di tributi e fisco, che hai illustrato i meccanismi utilizzabili per sfruttare i benefici del bonus che parte il 1° luglio e scade il 31 dicembre. L’idea degli assessori è di attivare una rete di Comuni che utilizzeranno il bonus, consentendo ai cittadini di usufruire del credito che arriva fino a 500 euro e spendendolo facilmente nelle strutture sarde.

«Il bonus vacanze permette da un lato di valorizzare il turismo interno di prossimità e dall’altro di attivare una duplice funzione consentendo le vacanze a chi per motivi economici non avrebbe potuto muoversi e favorendo le aziende del comparto», dice Stefania Taras, assessora di Santa Teresa di Gallura e promotrice del network di amministratori locali che si incontra stabilmente, sebbene a distanza, da oltre un mese. «Abbiamo incontrato gli operatori insieme al consulente, invitandoli ad aderire all’iniziativa – prosegue – e come giunta comunale abbiamo approvato una delibera di indirizzo, chiedendo agli uffici di approfondire la possibilità che il Comune si faccia carico del loro credito d’imposta, così da dargli immediata liquidità o scontando i crediti per il pagamento delle imposte o la tassa di soggiorno».

Si fa strada anche la proposta di un protocollo d’intesa con cui i Comuni aderenti si adoperano per invogliare i cittadini a iscriversi nella piattaforma e richiedere il bonus vacanze. «Attraverso incentivi come l’ingresso gratuito nei musei, nei siti o nei parcheggi, invitiamo il turista sardo a scegliere le destinazioni della rete – conclude Taras – movimentando uno scambio circolare e favorendo il turismo di prossimità e i flussi in bassa stagione». Allo studio anche campagne di comunicazione ad hoc e altre azioni che saranno annunciate a breve.

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